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Volontariato e Area Vasta 5 insieme per la partecipazione del cittadino nei percorsi sanitari
ASCOLI PICENO – Ad un anno e mezzo dalla sua costituzione, il Comitato di Partecipazione dei Cittadini alla Tutela della Salute che opera nell’Area Vasta 5, presenta i suoi risultati della propria attività e della collaborazione con la Direzione sanitaria, rappresentata dal Direttore Giulietta Capocasa.
L’organismo è composto da 11 rappresentanti delle Associazioni di Volontariato che si occupano di tutela della salute dei cittadini e di 7 componenti della parte pubblica, il Comitato di partecipazione è stato istituito dalla Regione Marche.
Il presidente del Comitato, Giulio Lucidi ricorda di “Aver cercato di far lavorare insieme le tante associazioni che sono coinvolte. Nel 2017 il Comitato si occupato di diverse attività conoscendo meglio alcuni percorsi e intanto invitiamo altre associazioni a farne parte. Fondamentale è il rapporto con il medico di famiglia per far capire l’importanza del cittadino. Purtroppo, a volte in molti non si presentano alle visite e questo incide sulle liste d’attesa. I cittadini purtroppo non fanno prevenzione e le associazioni possono aiutare diffondendo materiale informativo. Non dimentichiamoci anche dell’emergenza terremoto, quando abbiamo assistito circa 12mila persone”. Il comitato si riunisce una volta al mese e in questo anno e mezzo i temi principali sono stati i percorsi radiologici e cardiovascolari, i report sui reclami, le liste di attesa, il Piano regionale della prevenzione e la mobilità attiva e passiva.
“Abbiamo condiviso l’importanza di avere un confronto e un riscontro sulla qualità dei servizi” dice il direttore di Area Vasta 5 Giulietta Capocasa, “Gli incontri che abbiamo organizzato hanno portato a conoscenza delle realtà che abbiamo analizzato in modo approfondito. Abbiamo raccolto suggerimenti per una migliore accessibilità dei servizi territoriali e ho trovato utile coinvolgere tutti i collaboratori medici che, con grande capacità comunicativa, ci hanno fatto conoscere vari aspetti a noi sconosciuti riuscendo anche a risolvere alcune problematiche. La sensibilità maggiore riguarda proprio le liste di attesa ma la Regione sta mettendo in pratica un migliore accesso alle specialità suddividendo le priorità. Sugli screeenings abbiamo una risposta positiva ma ci vuole maggiore prevenzione da parte del cittadino, che spesso non segue tutte le indicazioni giuste”