SAN BENEDETTO DEL TRONTO – VIlla Laureati, il vicepresidente di comitato Porto d’Ascoli Centro Gino Micozzi: «Perché non farci una cittadella universitaria?»

Un college nel complesso di Villa Laureati. E’ questa la proposta lanciata dall’architetto Gino Micozzi. Villa e parco Laureati, da pochi giorni messi in vendita dagli attuali proprietari, potrebbero diventare, secondo tale visione, un ateneo universitario, dotato di verde, appartamenti per studenti fuori sede e una posizione ideale che lo renderebbe facilmente raggiungibile dagli studenti, che avrebbero la possibilità di conoscere un luogo le cui origini risalgono all’epoca romana. «La villa attualmente esistente fu costruita nella seconda metà dell’800, sulle rovine di un castello longobardo – spiega Micozzi – Adiacenti alla villa, inoltre, ci sono altre tre proprietà interessanti, quali il circolo Montanari a ovest, l’autostello Aci e la dogana pontificia a est. Tutte queste condizioni sono calzanti per pensare a una cittadella universitaria. L’area ha, oltretutto, un grande valore archeologico: nel sottosuolo di questa proprietà giace la storia del ‘castrum truentinum’, di epoca romana».

I comitati di quartiere, inoltre, hanno più volte speso parole per la riqualificazione dell’autostello della strada statale 16. «E’ una delle ultime strutture di questo genere rimaste in tutta Italia – prosegue Micozzi – credo che ne rimangano, inclusa la nostra, due o tre. Si tratta di un ostello che, dalla fine degli anni ’50, fornì un importante servizio agli automobilisti che passavano di lì. L’autostello era completo di stanze ben ammobiliate, oggi potrebbe essere recuperato per ospitare pendolari, o vincitori di borse di studio. Il sito, d’altronde, sarebbe estremamente facile da raggiungere, e dista poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria».

E’ della scorsa settimana la notizia che gli eredi dei marchesi Laureati avrebbero deciso di mettere in vendita la proprietà, di cui fanno parte la villa, la torre guelfa e il parco, su una superficie di circa 4 ettari. E’ chiaro, dunque, che il complesso finirà nelle mani di nuovi privati: secondo Micozzi, l’amministrazione comunale dovrebbe trovare una formula per attribuire la migliore funzione possibile all’immenso patrimonio storico e naturalistico di Porto d’Ascoli. «Oramai la pesca non è più il traino dell’economia di questa città – conclude Micozzi – dobbiamo investire sull’istruzione. Così come al palazzo Vannicola e al palazzo ex Gil insistono delle sedi universitarie, Villa Laureati potrebbe essere la sede di un corso specialistico. Il comune dovrebbe attivarsi e fare da mediatore fra il futuro proprietario e un’università. L’importante è mettere sul piatto progetti lungimiranti, che facciano crescere San Benedetto. Un investimento del genere produrrebbe un importante effetto positivo sull’immagine della città, aumentandone l’attrattività in termini di investimenti da fuori».