Video sorveglianza, si parte. Piunti: “Un gran lavoro di squadra”


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Siamo stati bravi a intercettare un finanziamento di 531 mila euro, è stato un gran lavoro di squadra che porta in città un intervento di quasi un milione di euro. Un investimento che renderà la città più sicura. La sicurezza era un obiettivo di mandato, considerando che in bilancio avevo trovato 29 mila euro, è che noi come comune non abbiamo competenza diretta, è stato fatto un buon lavoro dalla maggioranza, dalla commissione. Un ringraziamento va al Prefetto, al Questore, a tutte le forze dell’ordine e alla mia Polizia Locale.

Così il sindaco Pasqualino Piunti presenta il lavoro fatto di concerto per il progetto della video sorveglianza. Con il presidente della Commissione sicurezza Giacomo Massimiani, il dirigente del Settore Lavori Pubblici arch. Annalisa Sinatra, il responsabile del procedimento ing. Nicola Antolini, il professionista esterno incaricato della progettazione ing. Alfeo Antoniani, il sindaco ha fatto il punto sullo stato di attuazione del progetto del sistema cittadino di videosorveglianza dopo l’aggiudicazione.

La ditta NE-T BY TELERETE NORDEST di Padova si è infatti aggiudicata, al termine di un complesso procedimento, la relativa gara e indicativamente per la metà di ottobre potrà essere affidato l’intervento che avrà una durata di 220 giorni.

Il progetto, che gode di un’importante compartecipazione del Ministero dell’Interno con 412.934 euro di finanziamento statale proveniente dai “Patti per la sicurezza urbana”, prevede l’installazione di 150 telecamere in 38 siti a suo tempo individuati d’intesa con le forze dell’ordine, 18 delle quali predisposte per la lettura delle targhe.

Il sindaco ha chiesto che la priorità venga data agli impianti da posizionare agli accessi della città (confine con l’Abruzzo, con Grottammare, Ponterotto, Fosso dei Galli) e nella zona della stazione ferroviaria e del “pontino lungo”.

Inoltre è intenzione del Sindaco chiedere al Prefetto di coinvolgere i componenti del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica affinché possano condividere i contenuti del piano e apportare eventuali correttivi per esigenze che nel frattempo possono essere intervenute.

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