Via Val Tiberina, La Dimensione Scavi alla Falco: «Accuse gravi ed infondate»

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riportiamo integralmente la replica di Maurizio Ameli, amministratore della ditta Dimensione Scavi, alle parole della consigliera comunale Rosaria Falco dette a proposito della situazione ecologica in Via Val Tiberina.

«Io sottoscritto signor Maurizio Ameli, in qualità di legale rappresentante della ditta Dimensione Scavi, con sede operativa in Via Val Tiberina in San Benedetto del Tronto, assistito dall’avvocato Francesco Ciabattoni del Foro di Ascoli Piceno, ritengo di dover replicare alle ingiuste ed infondate accuse mosse dalla consigliera comunale Rosaria Falco, aderente al Gruppo di Sinistra del comune di San Benedetto del Tronto.

La consigliera accusa pesantemente l’azienda che rappresento come circa due anni fa fece anche altra consigliera comunale del Pd Maria Rita Morganti. Le accuse che seguono sono state pronunciate dalla consigliera della Sinistra Rosaria Falco anche in un video ed erano sicuramente rivolte alla ditta che rappresento, che effettua la “triturazione delle macerie” nell’area che la stessa nel filmato indicava.

Effettivamente la ditta Dimensione Scavi è titolare di due appalti per il trattamento delle macerie provenienti dalle zone terremotate e, per effettuare tale attività, è in possesso di regolari autorizzazioni. Inoltre l’azienda è stata oggetto di sopralluoghi e controlli dell’Arpam, dell’Asur, dei Carabinieri Forestali, della Provincia e anche del Comune di San Benedetto del Tronto.

La consigliera nel filmato ha affermato d’aver “ricevuto tantissime segnalazioni da parte dei residenti di zona”, ma non indica quanti cittadini avrebbero protestato e come sarebbero state effettuate le presunte segnalazioni. “Tantissime segnalazioni”, che riteniamo peraltro improbabili, visto che nelle zone limitrofe all’impianto ci sono 17 (diciassette) attività di trasporto e smaltimento (quindi attività industriali/artigianali) ed un’unica abitazione.

La consigliera continua affermando che “i cumuli di macerie e materiale recuperato sono ben oltre i 6 metri”. Si tratta di un’accusa infondata perché i cumuli presenti in cantiere raggiungono al massimo l’altezza di 3 metri, come da autorizzazioni.

La consigliera ha affermato che l’azienda emette “rumori assordanti che disturbano i residenti” (aggiungendo che però in quel momento i rumori non si sentivano). Sul punto replico che già nel 2018 l’azienda che rappresento è provvista di pannelli fonoassorbenti, forse unici sul territorio per impianti analoghi, effettivamente efficaci, come certificato dall’Arpam con atto n.2/2018.

Alla luce di quanto sopra il Comune ha autorizzato l’attività della Dimensione Scavi, pertanto, contrariamente a quanto sostenuto dalla consigliera comunale Falco, non è vero che il Comune di San Benedetto del Tronto si sia completamente disinteressato dell’azienda, infatti ha svolto le sue mansioni di controllo e certificato la regolarità dell’impianto con il supporto tecnico dell’organico competente dell’Arpam.

Inoltre la consigliera Falco ha accusato l’azienda del sottoscritto di danneggiare “fortemente la salute dei residenti con le polveri derivanti dalla macinazione delle macerie a causa della mancata bagnatura dei cumuli presenti in essa”. E’ infondata anche tale pesante accusa, poiché l’azienda è dotata, a differenza della altre piattaforme similari, di un impianto di nebulizzazione per l’abbattimento delle polveri, sistematicamente in funzione, sia per la bagnatura delle macerie ed il riciclato presenti in cantiere, sia per evitare che si sollevassero polveri dal viale di accesso esterno alla piattaforma (accorgimento realizzato ad iniziativa esclusiva dell’azienda e neppure prescritto dalle autorità comunali o sanitarie) così come comunicato all’Asur l’11/04/2018.

Segnalo l’ulteriore infondatezza dell’accusa della consigliera, secondo cui le macerie da noi trattate “provocano danni ingenti alla salute dei residenti”. Sul punto evidenzio che il materiale oggetto delle nostre lavorazioni è un rifiuto non pericoloso, peraltro sottoposto a controlli periodici in ingresso e in uscita e analizzato dagli enti competenti quali Arpam ed Asur.

Per ultimo la consigliera Falco sostiene che l’impianto è obsoleto. Trattasi anch’essa di un’accusa totalmente infondata. Sono in grado di mostrare a tutti ed in qualunque sede l’atto ufficiale del collaudo dell’impianto, avvenuto nell’ottobre del 2017 e posso affermare che trattasi di un impianto innovativo, di ultima generazione, con vaglio ed elettro-aspiratore, unico in tutto il Centro Italia.

Pertanto la consigliera Falco ha pubblicato una serie di accuse, pesanti, gravi e totalmente infondate, senza dati e senza un minimo di supporto tecnico-scientifico, pertanto fatte con il preciso intento di denigrare l’immagine e l’attività della ditta che rappresento, che peraltro, in altri casi, è stata più volte oggetto di ulteriori pesanti ed infondate accuse di esponenti politici di quell’area.

Pertanto, mio malgrado, agirò nelle opportune sedi giudiziarie, per tutelare la reputazione della mia persona, dei soci e dell’azienda che rappresento.

Maurizio Ameli, amministratore della ditta Dimensione Scavi».

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