Via libera al referendum per il passaggio di Valle Castellana nelle Marche
ASCOLI – La Corte di Cassazione ha dichiarato la legittimità della richiesta di referendum per il passaggio di Valle Castellana nelle Marche. L’ordinanza è stata immediatamente comunicata al Presidente della Repubblica, al Ministro dell’Interno. Il voto referendario dovrebbe tenersi nel marzo del 2020 e, successivamente, il Parlamento certificherà il passaggio di Valle Castellana nelle Marche qualora vincesse il si. Affinché venga approvata la richiesta, sarà necessaria la maggioranza degli aventi diritto al voto della cittadina alle porte di Ascoli.
Come spiega il consulente giuridico del Comitato Referendario “Valle Castellana nelle Marche” Achille Buonfigli, « Già nel 1892 una delibera lamentava che il mandamento di Valle Castellana non aveva collegamenti verso Campli. La maggior parte delle frazioni si trovano dalla parte della valle del Castellano e la stragrande maggioranza gravita verso Ascoli, come l’accesso ai servizi sanitari» dice Buonfigli, « Il Comune di Valle Castellana è l’unico centro abruzzese che fa riferimento alla Diocesi e al Tribunale di Ascoli già da tempo. Il 29 giugno il Comune ha deliberato l’avvio della procedura per il referendum, poi abbiamo depositato la delibera all’ufficio centrale per il referendum alla Corte di Cassazione che ha ammesso il referendum e l’ordinanza è stata poi consegnata al Ministero dell’Interno: la procedura è dunque giuridicamente legittima. Il Ministero deve presentare una proposta al Consiglio dei Ministri che deve approvare il dispositivo e con la firma del Presidente della Repubblica. Il referendum è indetto dal presidente su deliberazione del Consiglio dei Ministri entro tre mesi dall’emanazione del decreto. Il referendum deve essere indetto entro il 19 marzo» spiega Buonfigli, « Quando verrà stabilita la data per il referendum per la riduzione del numero dei parlamentari, a Valle Castellana ci sarà anche il voto per il passaggio alle Marche. Sono testimone del fatto che il Comitato è mosso da un sano principio, ovvero quello di far pronunciare il popolo, che è un servizio di democrazia molto importante e adesso l’occasione c’è» dice Buonfigli, « I comitati referendari diventano corpi dello Stato che devono informare i cittadini adeguatamente. Il voto di tutti sarà importante e decisivo. Quella che stiamo facendo oggi è una valutazione di futuro, di comodità ma anche economica»
Giulio Giovannini consigliere di Valle Castellana spiega che « Per arrivare a Teramo ci sono 40 chilometri e solo 18 da Ascoli. Il passaggio nelle Marche sarebbe una vera spending review sotto tantissimi punti vista, sia per i cittadini che per la pubblica amministrazione» spiega Giovannini, « Siamo legati anche per cultura e sport con Ascoli e anche durante il sisma del 2016 e 2017, la gran parte della popolazione andò verso Ascoli e non verso l’Abruzzo» dice Giovannini, « Anche il nostro Sindaco ha sfilato nella Quintana di Ascoli nello scorso agosto e le mamme partoriscono tutte ad Ascoli. Noi non abbiamo mai parlato male dell’Abruzzo, ma pensiamo che con le Marche le cose possano andare meglio».
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