Via dei Bastioni, buio e degrado lungo la frana del Paese Alto
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel 2012 è crollato per la seconda volta il muro di contenimento di via dei Bastioni, ma ancora è tutto fermo. Lungo la fascia della frana ci sono i blocchi di new jersey, che hanno ristretto il percorso ed è rimasta la pericolosità. Sopra c’è la villa un tempo del conte Merlini che confina a nord con piazza Sacconi, dove insiste la Torre dei Gualtieri. E’ una delle vie che dalla zona bassa conduce al vecchio incasato, ma è nell’abbandono, cosparsa di vecchie scritte con le bombolette spray e di notte neppure funzionano le luci: su 11 faretti 10 sono spenti. I residenti protestano. “Un pessimo biglietto da visita per i turisti che hanno in animo di visitare la zona alta della Riviera”, lamenta Rolando Rosetti.
I primi cedimenti dell’asfalto si verificariono nel 2001. Fino al 2005 il Comune si è limitato a una serie di monitoraggi che esclusero perdite nelle condotte fognarie. Dopo il cedimento della sede stradale, gli operai dell’ente procedettero a puntellare il terreno nel giardino della soprastante villa. Iniziarono le indagini geologiche e il drenaggio della falda acquifera. Mentre erano in corsi questi lavori, il 6 giugno del 2006 crollò il muro.
L’amministrazione stanziò 270mila euro per mettere in sicurezza il muro, ma una nuova frana si verificò nel febbraio 2012 a seguito delle forti precipitazioni. L’amministrazione comunale intimò al proprietario di mettre i sicurezza il sito. Ma fu il Comune a rimuovere i detriti e ad instalare il new jersey. L’allora presidente del Paese Alto, Patrizia Logiacco, presentò esposti a Protezione civile, Prefettura, Comune, Provincia e Regione, ma non è successo nulla.
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