Varianti, Balloni: «L’esistenza di un interesse pubblico è da determinare»

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Varianti Nidis e Areamare, la chiosa del consigliere incaricato all’urbanistica Gianni Balloni: «L’esistenza di un interesse pubblico è ancora tutta da determinare».

«Gli argomenti importanti – dice Balloni (FdI) ingenerano sempre ampi dibattiti. Da giorni è un susseguirsi di notizie, allarmismi, considerazioni, rimostranze provenienti da varie parti, a volte anche contrastanti tra loro, ma tutte rivolte all’amministrazione comunale ed inerenti una delibera sulle “Varianti puntuali al piano regolatore”.

Apprensioni francamente incomprensibili, fondate su preconcetti, mentre sarebbe stato sufficiente rivolgersi ai responsabili comunali per avere chiarimenti. Ricapitoliamo. Al settore competente sono state presentate n. 7 proposte di variante al piano regolatore, formulate da soggetti privati, istruite secondo le disposizioni contenute nel documento “Criteri per la determinazione del contributo straordinario per interventi su aree o immobili in variante urbanistica, in deroga o con cambio di destinazione d’uso (DPR n. 380/2001 articolo 16 comma 4 lettera d-ter).

Il servizio Pianificazione Urbanistica, dopo aver richiesto la documentazione necessaria come previsto dall’articolo 6 del Regolamento D.C.C. n. 37/2017, seguendo l’ordine cronologico di presentazione ha proseguito l’iter mediante l’invio delle perizie estimative all’Agenzia delle Entrate per la loro validazione, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 1 dello stesso Regolamento. Ad oggi sono pervenute due perizie di stima da parte dell’Agenzia delle Entrate (Nidis S.r.l. e Areamare S.r.l.), mentre per la terza (Saxa S.r.l.) la ditta ha comunicato la rinuncia a procedere all’istanza formulata dalla stessa.

Orbene, è ovvio che soprattutto quando proposte di variante al piano regolatore con caratteristiche differenti insistono su aree strategiche, la tecnica urbanistica impone di connettere adeguatamente tali nuove progettualità con la città esistente, considerando la “città pubblica” quale priorità da definire e come elemento irrinunciabile del progetto.

Inoltre l’approvazione del Piano di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza del Comune di San Benedetto del Tronto triennio 2020-2022, avvenuta con deliberazione di Giunta Comunale n. 12 del 28/01/2020, ha di fatto reso necessario e vincolante per le istanze di variante al PRG porre in essere alcune azioni finalizzate alla riduzione del rischio.

Pertanto, al fine della preventiva adozione, in questa fase di competenza della giunta comunale, della deliberazione che accerti ed attesti l’interesse pubblico di ogni singola proposta, da considerare atto presupposto indispensabile per il prosieguo del percorso di variante ordinaria previsto dall’articolo 26 della L.R. n. 34/92, come sancito dal Regolamento, è necessaria l’approvazione di un documento generale di indirizzo con indicazioni, criteri ed obiettivi a cui le proposte (pervenute e che potrebbero pervenire) debbano necessariamente riferirsi.

Di conseguenza la delibera che approderà in giunta è una risposta dovuta agli imprenditori che hanno presentato le richieste di varianti, delibera che attesterà come tutto l’iter di loro competenza sia stato corretto ed aderente alla normativa nazionale ed al regolamento comunale sul punto, mentre per addivenire alla dichiarazione di interesse pubblico necessitante per legge, l’amministrazione dovrà munirsi di un documento generale di indirizzo, solo dal confronto tra documento di indirizzo e proposte di varianti si sarà in grado di determinare o meno l’esistenza dell’interesse pubblico. Nel frattempo proseguiranno gli incontri con gli interessati, le associazioni, i quartieri».

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