ASCOLI PICENO – Tutto è partito da un post facebook di denuncia di Alfredo Ranelli, marito della titolare dell’attività. L’abbiamo contattata per farci raccontare la vicenda. Questa la sua ricostruzione dei fatti.

“Siamo stati nel mirino – ci dice Albina Antonucci – dei vandali per due sere di fila. La triste scoperta è avvenuta giovedì. All’apertura abbiamo notato una sdraio bruciata ed i segni di un falò acceso in prossimità dell’ingresso della nostra struttura. Purtroppo la storia ha subito una repentina evoluzione nella notte seguente. Sempre al nostro ritorno abbiamo notato altre due sedie, un tavolo ed un’altra sdraio date alle fiamme. Sia le sedie che il tavolo erano in plastica. Fortunatamente per noi abbiamo il servizio di videosorveglianza, anzi da una quindicina di giorni abbiamo le immagini a colori. Dalle registrazioni abbiamo notato che le fiamme erano parecchio alte, ci siamo resi conto questa bravata poteva trasformarsi facilmente in un incendio. Non è un segreto che i tigli, molto presenti in questa zona, siano carichi di resina, senza dimenticare la nostra prossimità ai giochi istallati sulla piana. Bastava solo una folata di vento in più, data la vicinanza con la macchia boschiva. Noi, dopo i fatti che hanno riguardato il caso di Melania Rea, abbiamo ricevuto la richiesta dall’Autorità di amplificare il nostro raggio di ripresa. Prima era controllato solamente quello che riguardava la nostra struttura. Non è raro infatti che gli inquirenti vengano a chiederci le cassette per altri casi che hanno avuto luogo in questa piana, l’ultima volta è avvenuta anche recentemente…
Tutto quello che ti sto raccontando serve per evidenziare che abbiamo visto tutto dai nastri, sia le targhe dei motorini, che i volti degli autori. Naturalmente non possiamo stare zitti e subire ancora. Mio marito ha provveduto a sporgere denuncia ai carabinieri, coinvolgendo anche la forestale – questo per il valore naturalistico della zona interessata -.”