Usb e Nursind: “Carenza OSS, disservizi in Emodialisi ad Ascoli”

“A causa della persistente carenza di Operatori Socio-Sanitari nell’AST AP, accentuata da progetti contestati come il 2×3 o 1×2 a San Benedetto del Tronto, anche il Presidio Ospedaliero Mazzoni di Ascoli Piceno sta affrontando gravi difficoltà nel reparto di Emodialisi. La situazione è peggiorata di recente a causa dell’assenza per malattia di un’OSS, rendendo la gestione dei turni estremamente problematica. In particolare, a partire dal 10 giugno, un’OSS non si è presentata al lavoro per motivi di salute, e la direzione ha costretto una collega del turno mattutino a estendere il proprio orario di lavoro di ulteriori tre ore. Questa assenza ha portato a periodi senza copertura da parte degli OSS, e per tamponare la situazione, è stata trasferita un’OSS dal reparto di Medicina al turno pomeridiano per un ora”. Lo dicono Usb e Nursind.

“Questo trasferimento, tuttavia, ha lasciato entrambi i reparti con una sola OSS disponibile. La situazione è stata ulteriormente complicata l’11 giugno, quando una OSS è stata temporaneamente trasferita da un altro reparto dove OSS è assolutamente fondamentale ( medicina sud) dalle 8:30 alle 11:00, per poi tornare al suo reparto di origine, e infine tornare in Emodialisi dalle 11:00 alle 13:30. A causa di questa situazione, due reparti hanno dovuto operare con una sola Operatrice SocioSanitaria (OSS). Come si può immaginare, ciò ha aumentato significativamente il carico di lavoro, sia per l’OSS ‘trottola’ che deve spostarsi e lavorare tra un reparto e l’altro, sia per chi rimane da sola nel reparto, dovendo fornire assistenza per due. A peggiorare la situazione, alcuni infermieri dell’emodialisi, durante l’assenza di OSS dalle 10:00 alle 11:00, sono stati obbligati a svolgere mansioni normalmente non di loro competenza, come servire la merenda/panini, recarsi al trasfusionale per prelevare sacche di sangue, rifare i letti e altre attività simili”

“Questa carenza cronica di OSS è particolarmente preoccupante perché i trattamenti dialitici, fondamentali per la vita dei pazienti, possono essere compromessi in caso di mancata copertura di tale figura. Gli OSS sono essenziali per diverse attività cruciali del reparto, tra cui il trasporto dei pazienti dai reparti di degenza e il loro ritorno dopo il trattamento dialitico. La dirigenza si ostina a dire che siamo Sold out??! Questi sono i risultati di OSS sfruttati e spremuti mettendo a rischio la loro sicurezza e assistenza dedicata all’utenza. Sono necessarie assunzioni. Se questa situazione non verrà risolta rapidamente, garantendo una copertura adeguata e dedicata degli OSS nel reparto di Emodialisi, i sindacati USB e NurSind sono pronti a intraprendere tutte le azioni necessarie per tutelare i diritti dei lavoratori coinvolti” concludono.

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