Usb critica Area Vasta 5 e Asur: “Nessuna proroga per i contratti in scadenza il 31 marzo”
USB Ascoli e USB AV5 hanno scritto 10 giorni fa, il 13 marzo, al direttore ASUR, Nadia Storti, al direttore Area Vasta 5, Massimo Esposito, all’assessore alla Sanità Regione Marche e al presidente della Regione Marche con la richiesta urgente di proroga dei contratti dei lavoratori in scadenza il 31 marzo 2022; la pubblicazione dell’avviso verticalizzazione e la pubblicazione del relativo avviso per la stabilizzazione del personale precario con requisiti al 31/12/2021 in AV5.
“Nessuna risposta sui circa 130 precari in scadenza a fine marzo. Inaccettabile. L’USB Ascoli Piceno e i delegati RSU USB AV5, non possono tacere di fronte all’inerzia di ASUR e AV5, che ancora una volta dimostrano scarsa considerazione per lavoratrici e lavoratori, in particolare i precari, alcuni dei quali col contratto in scadenza il 31/3/2022. Personale precario per il quale, da mesi, USB chiede la proroga dei contratti sino al 31.12.2022, perché la sanità pubblica va rafforzata implementando l’organico, in una fase in cui ancor di più si sono evidenziate rilevanti problematiche e criticità.
“La proroga dei precari in scadenza il 31 marzo è assolutamente necessario, perché la dichiarazione della fine dello stato di emergenza da Covid-19 al 31 marzo 2022 da parte del governo nazionale di certo non segna la fine della situazione di criticità, casi Covid in aumento, in cui versa la sanità pubblica. Nell’Area Vasta 5 al momento sono in servizio 298 precari, dei quali 131 in scadenza il 31 marzo, e non è difficile presagire un ulteriore collasso della sanità picena in caso di mancata proroga. Durante la trattativa, del 17 febbraio, con la RSU AV5, il direttore Esposito aveva promesso una proroga almeno al 30 giugno 2022. A oggi nulla è fatto ed è per questo che chiediamo il rispetto almeno di quanto promesso”
“Finalmente ASUR ha emanato l’avviso, scade 18 aprile, per la stabilizzazione dei lavoratori con requisiti al 31/12/2021; stabilizzazioni che, oltre a dare dignità e certezze a lavoratori, consentirebbero il rispetto delle norme in tema di riposi e godimento delle ferie e mitigherebbero la grave carenza di personale, oggi alle prese con insopportabili carichi di lavoro, ovviamente necessarie anche assunzioni stabili da idonei concorsi e mobilità che garantirebbero la riapertura di reparti chiusi, evitando così le promiscuità tra pazienti Covid e No Covid, problematiche ancora presenti in particolare nel OT Rosso del Mazzoni”.
“Da rilevare infine la mancata emanazione dell’avviso per la manifestazione di interesse alle verticalizzazioni per il personale AV5, che attende da anni e al quale una volta di più si manca di rispetto; un ritardo inconcepibile se si pensa che l’AV3 ha emanato tale avviso a febbraio. Come troppo spesso accade, i lavoratori AV5 sono figli di un dio minore”
“Per USB la misura è colma. È urgente e necessario un netto cambio di rotta nella politica sanitaria del Piceno, che rimetta al centro sicurezza e dignità dei lavoratori nonché i diritti degli utenti e la tutela della salute pubblica. I vertici ASUR e AV5 hanno dimostrato, in questi due anni di pandemia, di non essere all’altezza dei compiti, evidenziando enormi lacune che si sono riverberate sui dipendenti in maniera pesante e ormai non più accettabile” conclude Usb.
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