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Urbinati attacca: “Fratelli d’Italia vuole privare il Piceno di un nuovo ospedale”
SAN BENEDETTO -“La frase che Fratelli d’Italia vuole stralciare dal Piano sociosanitario precluderebbe la realizzazione di un nuovo ospedale nel Piceno. Si tratta di un fatto grave e un’offesa per l’intero territorio”.
Dure le parole del capogruppo Italia Viva, Fabio Urbinati, riferite all’emendamento proposto da Elena Leonardi al Piano sociosanitario 2019-2021 che verrà discusso dall’Assemblea legislativa il prossimo martedì. Un emendamento che Urbinati boccia senza mezzi termini.
“Non capisco perché – afferma – mentre le province di Pesaro, Macerata e Fermo potranno avere investimenti per nuovi ospedali, quella di Ascoli dovrebbe esserne esclusa. La modifica al Piano sociosanitario proposta da Fratelli di Italia, infatti, bloccherebbe la realizzazione di una nuova struttura non solo a Pagliare, ma ovunque si decida di localizzarla, compresa l’area di Monteprandone, per cui si battono i sindaci dell’Ambito 21, con in prima fila il primo cittadino di San Benedetto del Tronto Piunti”.
E ancora: “L’area di Monteprandone ha sempre rappresentato il cavallo di battaglia del Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso per realizzarci un ospedale di primo livello. “Si sta creando – evidenzia il capogruppo di Italia Viva – solo una gran confusione, soprattutto per i cittadini che risiedono lungo la costa”.
Urbinati, ancora in attesa di una risposta alla lettera inviata il 21 gennaio ai primi cittadini di San Benedetto del Tronto, Monteprandone e Massignano, ribadisce la sua disponibilità a portare in Consiglio, attraverso un proprio emendamento al nuovo Piano sociosanitario regionale, l’eventuale proposta unitaria dei sindaci del territorio.
“Sono disposto, lo riconfermo, a farmi da tramite – dice – per la realizzazione di un ospedale di primo livello sulla costa e uno di base ad Ascoli Piceno, come richiesto nelle mozioni approvate dai consigli comunali dell’ambito 21, ma deve essere d’accordo anche il sindaco di Ascoli Fioravanti. Sono certo che la Regione sarà disposta a prendere in considerazione un’alternativa a Pagliare se frutto di un’intesa che coinvolga tutto il territorio interessato”.
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