Una targa al “Riviera” per ricordare sei tifosi della Samb morti in un incidente 60 anni fa
Venerdì 8 aprile, alle ore 10, all’ingresso della tribuna centrale ovest dello stadio “Riviera delle Palme”, verrà scoperta dal sindaco Antonio Spazzafumo una targa in memoria di sei tifosi della Sambenedettese che, esattamente 60 anni fa, persero la vita in un terribile incidente stradale mentre rientravano a casa dopo aver assistito al pareggio per 0 a 0 della Samb sul campo del Modena. Alla cerimonia saranno presenti rappresentanze della società, della tifoseria e i congiunti delle vittime.
Attorno alle 21,30 di domenica 8 aprile 1962, lungo il tratto di statale Adriatica tra Riccione e Cattolica, la Fiat 1100 sulla quale i sei viaggiavano si scontrò frontalmente con un autocarro. Morirono sul colpo l’ing. Leo Pardi, 44 anni, originario di Colonnella, titolare di un’impresa edile e docente di fisica alle scuole superiori; suo figlio Giovanni, che avrebbe compiuto 10 anni due giorni dopo; Angelo Viviani di 31 anni, Giuseppe Viviani, 27 anni e Sante Viviani, 25 anni, tre fratelli originari di Spinetoli anch’essi titolari di una impresa edile che aveva nell’ing. Pardi il tecnico di fiducia; Basilio Rosati di 28 anni, fidanzato della sorella dei tre Viviani.
I funerali delle sei vittime si svolsero il 10 aprile nella chiesa della Madonna della Marina e vi prese parte una folla enorme, come grandissima fu la commozione suscitata dalla tragedia nella comunità sambenedettese. Come narrano le cronache dell’epoca, l’intera città si fermò per accogliere i sei feretri giunti in treno dalla Romagna e portati in corteo dalla stazione fino in Cattedrale. Dopo le esequie, le bare si tumularono in un’unica cappella del cimitero.
“Ringrazio il sig. Domenico Piergallini per aver riportato alla nostra memoria questa terribile vicenda e aver proposto di ricordarla adeguatamente – dice il sindaco Antonio Spazzafumo – leggendo i giornali dell’epoca recuperati dai nostri bibliotecari si ha la percezione di quanto vasto fu il cordoglio in città per questa sciagura. Era doveroso per noi lasciare un segno, piccolo ma riteniamo significativo, di questo episodio che, nella sua tragicità, invita anche a non dimenticare mai quanto intenso sia il legame
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