«Una liberazione tornare ad allenarsi», Rocchi vede ancora Samb nel futuro
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ai microfoni ufficiali della Samb è tornato il centrocampista Ludovico Rocchi, che ha subito commentato la ripresa della parte atletica all’aperto dopo quasi due mesi di allenamenti in casa.
«Una liberazione – le parole di Rocchi – ne avevo proprio bisogno fisicamente e mentalmente. Ora, in accordo con i preparatori atletici, stiamo seguendo un programma specifico che alterna appunto la corsa con gli esercizi in videochiamata da casa».
Il centrocampista è tornato poi a parlare della sua esperienza alla Samb iniziata nella scorsa stagione.
«Venendo dalla D, la cosa che noti subito è la differenza di intensità negli allenamenti e come devi prepararti psicologicamente durante la settimana. Questa credo sia la differenza, se così possiamo chiamarla, ance se chi ama questo sport e vuole vivere di questo lo fa senza che la cosa gli pesi, con grande naturalezza. Poi ho avuto anche la fortuna di aver trovato compagni di squadra come Rapisarda, Miceli e Gelonese, che erano qui da più tempo e mi hanno aiutato molto a comprendere questa nuova dimensione per me. Ho un bel rapporto con tutti qui anche con i calciatori che sono arrivati quest’anno, a San Benedetto sto veramente bene. Peccato per i troppi infortuni che quest’anno mi hanno tenuto parecchio lontano dal campo, me li ero messi alle spalle ed ero pronto a dare il massimo nel rush finale poi purtroppo è arrivato lo stop. Al di là di tutto, sono consapevole che devo continuare a crescere e a migliorarmi e lavoro ogni giorno con questa convinzione anche in questo momento strano e difficile. Il mio futuro? Sono a scadenza ma al momento non c’è stato modo per parlare di quello che succederà, ci sono problemi più importanti da risolvere nel sistema calcio e appena ci sarà occasione valuteremo, mi piacerebbe restare e ne parleremo al momento opportuno».
Rocchi ha poi detto la sua sulla proposta maturata dall’assemblea dei presidenti di Serie C.
«Credo che promuovere le prime tre di ogni girone sia corretto: Monza, Vicenza e Reggina hanno meritato ampiamente di andare in B. Far salire la quarta con il criterio del merito sportivo credo sia sicuramente un’idea migliore rispetto a un sorteggio, ma è ovvio che in questa situazione eccezionale la soluzione migliore in assoluto non ce l’ha nessuno».
Lascia un commento