Una folla di gente per l’ultimo saluto ai coniugi Diomede

Alla presenza di un migliaio di persone, il vescovo di Ascoli Piceno Giovanni D’Ercole ha celebrato nella chiesa di San Paolo a Pagliare del Tronto i funerali di Emidio Diomede e Antonella Viviani, i coniugi morti giovedì scorso nel crollo del ponte sull’A14. “Non dimenticherete mai il dolore per aver perso tragicamente mamma e papà, ma se guarderete la luce della fede potrete scorgere quell’umile fiammella che vi permetterà di andare avanti insieme” ha detto mons. D’Ercole rivolgendosi ai figli dei coniugi Diomede, Daniele e Daniela. Il vescovo, rompendo il cerimoniale, ha voluto che a fine cerimonia funebre fossero i figli a incensare le due bare.

Sono morti sul colpo per un politrauma complesso da decelerazione, con lesioni da schiacciamento in particolare su torace e addome, i coniugi Diomede, vittime del crollo del ponte sull’A14. E’ il primo esito dell’autopsia, eseguita dal medico legale incaricato dalla Procura di Ancona Mauro Pesaresi. Tra i quesiti posti dalla Procura anche se i coniugi indossassero o meno le cinture di sicurezza. Aspetto da approfondire. In ogni caso, da quel che trapela, l’esito dell’incidente sarebbe stato comunque mortale. 

“Ora è il momento del dolore, che non finirà mai: dovrò abituarmi a conviverci”. Così Daniele Diomede, figlio dei coniugi morti in autostrada per il crollo del cavalcavia. “Abbiamo perso due persone eccezionali – ha aggiunto -, che facevano solo del bene”. “Sapere le cause della morte – ha detto ancora, al termine dell’autopsia sui corpi dei genitori – cambia poco. Se fosse stato per un loro errore allora saprei con chi prendermela, invece così non lo so”. 

“Al momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati, perché stiamo aspettando il resto della documentazione. La situazione è da esaminare sotto diversi punti di vista”. Così il pm Irene Bilotta, titolare dell’inchiesta sul crollo del cavalcavia in A14. “Importante – ha aggiunto – sarà vedere cosa c’è sotto i monconi rimasti in piedi”, per avere elementi in più utili alla ricostruzione della dinamica dell’incidente. “Ma non escludo di poter individuare, prima, responsabilità” a carico delle ditte e dei vari soggetti coinvolti. Bilotta sta aspettando anche la relazione degli ispettori dell’Asur.

Sul crollo del ponte in A14, il ministero delle Infrastrutture ”non guarderà in faccia a nessuno”. Lo ha detto il viceministro Riccardo Nencini, esprimendo il suo cordoglio alla famiglia dei due coniugi rimasti uccisi. ”Abbiamo nominato tempestivamente una commissione d’inchiesta del ministero – ha ricordato – che la prossima settimana entrerà nel pieno delle sue funzioni, muovendosi con l’urgenza dovuta”.

Stando alle prime ipotesi di indagine, il crollo del cavalcavia sarebbe avvenuto per un errore, materiale o strumentale, durante i lavori di sollevamento e stabilizzazione del ponte, con un’errata distribuzione dei pesi che ha poi provocato il cedimento.

La società Autostrade ha chiesto con urgenza alle aziende che hanno progettato ed eseguito i lavori sul cavalcavia crollato una relazione dettagliata su quanto accaduto, per accertare eventuali errori umani. 

 

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