Un incontro sull’arretramento dell’A14 e sull’alta velocità

Le associazioni che rappresentano i cittadini hanno invitato anche Acquaroli e Ricci al “dialogo tra costa e aree interne” sull’ opportunità di arretramento della Ferrovia e dell’A14 per mercoledì 30 aprile alla sala Joyce Lussu di Marina di Altidona. È necessario comprendere lo status quo delle intenzioni e le rispettive posizioni degli schieramenti prossimi alla competizione regionale che registra una certa mancanza di dibattito nell’opinione pubblica.  Nuove infrastrutture portano maggiori investimenti privati, più popolazione, più imprese, aumento del valore degli immobili, risparmio in energia, carburanti e tempi di percorrenza significano maggiore benessere generale, conservazione del territorio, economia, impresa, lavoro. È un fatto certo la previsione da parte di RFI della prossima realizzazione del nuovo tratto di ferrovia di “Alta Velocità Adriatica” che attraverserà le Marche e consentirà il collegamento tra Bologna, Ancona, Pescara e Bari.
Il Ministero delle Infrastrutture ha chiesto già da qualche tempo a Rete Ferroviaria Italia l’analisi di fattibilità di una linea ad Alta velocità sull’Adriatica arretrata rispetto a quella che oggi attraversa le città e non consente il collegamento iperveloce. Italia Viva di Ascoli Piceno e Fermo con i Presidenti Maria Stella Origlia e Moreno Bellesi promuovono un incontro assieme ai rispettivi comitati di cittadini per l’arretramento, rappresentati da Giuseppe Silvestri e Massimo Valentini, per meglio stimolare ed approfondire il dialogo tra le istituzioni delle aree interne, della media vallata e della costa del sud delle Marche sull’opportunità di realizzazione di un nuovo tratto ferroviario arretrato e, vista la necessità, autostradale. Sono invitati tutti i Sindaci dei Comuni delle due province Marche sud, le Associazioni di Categoria, Sindacati, Istituzioni di tutti i livelli. Certo il tema delle infrastrutture è sentito e più che mai attuale nel cambiamento d’epoca che ci attende.  Soprattutto non si può restare immobili a questo cambiamento, non si può essere spettatori e il sud delle Marche vuole essere protagonista, anche perché vede cittadini ed economia sofferenti per i continui disagi autostradali e ferroviari, con costi elevatissimi per tempo e denaro. Il dibattito approfondirà proposte, modalità, tempi, aspetti positivi maggiori ed anche criticità, i protagonisti saranno i territori che chiedono rappresentanza delle proprie esigenze nel dibattito pubblico e nell’agone politico.
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