Un gruppo di cittadini chiede il ritorno dei ragazzi alla scuola “Speranza”
GROTTAMMARE- Un gruppo di cittadini si sta organizzando per sollecitare l’Amministrazione Comunale ad attivare ogni misura possibile per riprendere il pieno possesso della Scuola Elementare “G. Speranza.” Appena la situazione lo renderà possibile, si promuoverà una raccolta firme a tale scopo.
“Mai come ora abbiamo bisogno del nostro edificio più importante, la storica Scuola Elementare “Speranza”. Sono anni che aspettiamo di riappropriarcene. In questo lungo periodo molte classi sono state dislocate in altre sedi (scuola media e biblioteca), togliendo spazi ad altri ragazzi e ad altri servizi. Quello che sta accadendo ci impone un forte senso di responsabilità e di consapevolezza a cui non possiamo sfuggire. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Questo è il momento di chiarire come si affronteranno durante l’emergenza i problemi della scuola, in particolar modo della primaria: la mensa, il tempo pieno, i mezzi di trasporto” dicono.
“La ditta di Teramo, che si occupa del rifacimento del tetto, è la stessa che pochi anni prima ha ben realizzato per Grottammare un progetto ambizioso e complesso come la trasformazione dell’ex Istituto per Geometri, ora Biblioteca Rivosecchi. Quindi?Perché trascinare le nostre famiglie nelle nebbie dei tempi biblici della giustizia per sapere chi ha ragione? Iniziare un altro anno scolastico senza scuola sarebbe una sconfitta per tutti! Perché alcuni bambini di Grottammare devono ricordare di non aver mai messo piede all’interno della scuola che è stata frequentata dai loro genitori e dai loro nonni?” proseguono i genitori.
“Non vogliamo più sapere chi ha sbagliato. C’è il COVID-19 e rivogliamo la Scuola, rivogliamo il parchetto (unico spazio-gioco all’aperto per i ragazzi al centro di Grottammare) .Invitiamo dunque l’Amministrazione Comunale a trovare in tempi celeri una persona di fiducia, e ancor più di esperienza, che possa rappresentarla in sede di una trattativa a tale scopo. Niente ricattati né ricattatori” aggiungono.
I”l virus ci impone l’obbligo delle distanze. Noi ci chiediamo in che modo potremo assolvere a queste richieste. I bambini hanno bisogno di cortili all’aperto per fare attività, per avere momenti di svago (ricreazione) e serenità. Sono tanti gli interrogativi, ci auguriamo che le riflessioni sopra esposte siano accolte con attenzione, responsabilità, competenza e dovere da parte di tutti gli organi preposti, ma soprattutto risveglino le coscienze dei cittadini di Grottammare. Il rischio è di tornare in tv orgogliosi e soddisfatti per una scuola che non abbiamo” concludono.
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