Un bando per nuovi capannoni al Ballarin. Tassotti: “Prima urge lo sgombero”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Se il Comune darà parere favorevole al progetto per i nuovi capannoni per i carri del Carnevale, a nord dello stadio Ballarin, dovrà essere predisposto un bando pubblico. Non potremo infatti affidare l’appalto in maniera diretta all’Associazione Amici del Carnevale Sambenedettese, per la realizzazione dell’impianto”. L’assessore al turismo Pierluigi Tassotti gela Alberto Malavolta, presidente degli Amici del Carnevale. La possibilità di realizzare in tempi brevi nuove strutture per allestire i carri, da parte di Malavolta, va a cozzare con le lungaggini dell’iter per il bando (leggi l’articolo in cui si parla dell’ordinanza di sgombero da parte della Prefettura di Ascoli QUI).
La situazione sembra quantomeno complessa. “La prima cosa da fare – avverte Tassotti – è procedere allo sgombero di tutto quello che è pericoloso e mettere in sicurezza l’area, come richiesto dall’ordinanza del prefetto. Poi si potranno valutare il progetto e il preventivo di spesa di Malavolta. Ma si dovrà tenere conto che la sua proposta dovrà essere vagliata dalla maggioranza e poi dagli uffici, prima di essere approvata. Ammesso che ottenga i pareri favorevoli, il progetto dovrà in seguito essere messo a bando perché stiamo parlando di un’area pubblica: sarà una procedura lunga, durerà qualche anno”.
L’assessore la mette giù chiara: “Per potere creare i carri per il Carnevale del 2019, si dovrà cominciare a lavorare all’allestimento delle allegorie a settembre 2018. Con i tempi non ci siamo”.
Riepiloghiamo: ad est del rilevato ferroviario non esiste un’area pubblica da destinare ai capannoni, all’infuori di quella in cui ci sono gli hangar degradati e pericolosi (a nord del Ballarin). L’eventuale progetto di Malavolta dovrà sottostare ad un iter superiore ad un anno. Con questo scenario il Carnevale 2019 è a rischio.
“Gli organizzatori – dice infatti Tassotti – non hanno intenzione di allestire un altro Carnevale come quello di quest’anno, ovvero con i gruppi mascherati in piazza, perché non attrae. A San Benedetto c’è la tradizione dei carri, senza le sfilate non ha motivo di esistere”.
Conclude l’assessore al turismo: “Noi siamo in piena sintonia con l’Associazione Amici del Carnevale. Li riteniamo interlocutori appassionati e validi, innamorati del Carnevale. Ma vanno tenuti in considerazione tutti i fattori che ho espresso”.
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