Sisma 2016: Castelli:”Ringrazio il Governo per la fiducia, 2025 sarà l’anno dei cantieri”
“Tutto chiede salvezza”, l’ultimo capolavoro di Mencarelli presentato in streaming dal Centro Culturale “Clemente Rebora”
ASCOLI – Il Centro Culturale ascolano prova ad ovviare alla congiuntura temporale sfavorevole presentando “Tutto chiede salvezza“, l’ultima pubblicazione di Daniele Mencarelli. Quest’ultimo romanzo ha portato lo scrittore romano ad essere tra i candidati del prestigioso “Premio Strega“. L’appuntamento sarà per il 25 Aprile, ore 17.30. L’incontro verrà diffuso attraverso la piattaforma “Zoom”, per partecipare andrà inserito l’ID: 6355498391.
“Davanti all’impossibilità di salvare, il Daniele poco più che adolescente aveva questo desiderio del proteggere le cose che amava. Nel momento in cui ha capito che era impossibile farlo, ha scelto di distruggere“. Queste sono alcune dichiarazioni rilasciate da Mencarelli a TV2000. In quell’occasione presentò il suo penultimo lavoro (“La casa degli sguardi“).
Se dovessimo condensare il suo dolore giovanile non potremmo trovare sintesi migliore.
Nel suo produrre letterario, lo scrittore (e poeta) riesce nella sublimazione della sua sofferenza. La sua salvezza e la sua guarigione passano attraverso l’esperienza da operaio nell’Istituto “Bambin Gesù“. Qui riesce a toccare con mano il dolore più atroce: quello infantile. Solo in questo momento riesce a prendere piena consapevolezza di sè e dei suoi errori.
“Tutto chiede salvezza”
Il libro in questione racconta l’esperienza dell’autore in ambito psichiatrico. Mencarelli, all’età di vent’anni, vive l’esperienza di un TSO, causato da una esplosione di rabbia. Si risveglia dentro il reparto psichiatrico, in una stanza con altri cinque pazienti. Il romanzo racconta la sua settimana vissuta lì, un evento cruciale per la sua “salvezza”. A vent’anni si trova a parlare della sua natura, senza vergogna, coi cinque “compagni di viaggio”. Un cambiamento radicale che passa dalla paura – anche per il loro aspetto fisico – all’amore verso i cinque componenti della stanza. Decisiva risulta essere la natura affine tra di loro e l’incapacità di farsi sconti davanti alla realtà. Un’esperienza unica e suggestiva, descritta con una scrittura che trasuda empatia ed accettazione reciproca.
Questo libro ha generato il desiderio di un dialogo con l’autore da parte dei componenti del Centro Culturale. La ripetitività del tempo e dei gesti quotidiani vissuti in quella settimana sembrano essere un parallelo curioso con la nostra attuale quotidianità: la quarantena. Tutto sembra cospirare per la ricerca di una salvezza personale, per ritornare a gustarsi tutti gli istanti della vita.
Lascia un commento