Turismo, non c’è stata flessione. De Panicis: “Ringrazio gli albergatori”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Gli incassi della tassa di soggiorno pubblicati da Piceno News 24 stanno facendo discutere gli ambienti politici e del settore delle vacanze. Secondo le cifre in possesso del settore bilancio del Comune, riferite ai mesi di giugno e luglio, la voglia di fare il bagno a San Benedetto ha battuto la paura del terremoto. Sono stati introitati quasi 11mila euro in più dello scorso anno.
“Parlando con i colleghi – dice infatti Gaetano De Panicis, presidente dell’Associazione Albergatori Riviera delle Palme – è emerso che la stagione balneare 2017 sia andata come quella del 2016. Forse un piccolo calo c’è stato ad agosto. Nessuno durante i mesi estivi mi ha chiamato per dirmi che il turismo non andava bene. Tireremo le somme, però, quando avremo i dati ufficiali della Regione Marche”.
A cosa si deve l’andamento positivo delle presenze? “Abbiamo dimostrato, ospitando i terremotati, che la città è sicura, perché se non lo fosse stata gli sfollati non sarebbero venuti da noi. E questo ha influito positivamente nell’orientamento dei turisti al momento di scegliere la località in cui andare in vacanza. Ovvio che la bellezza di San Benedetto è sempre una garanzia e poi c’è stato il sole che ha aiutato”.
Una strategia, dunque, per catturare i turisti. “Il sindaco Pasqualino Piunti è stato il direttore d’orchestra, che ha aperto la strada alla città dell’accoglienza, poi gli albergatori si sono messi a disposizione ospitando gli sfollati. Il mio ringraziamento va principalmente agli albergatori perché hanno svolto al meglio il loro lavoro”.
Tutte le associazioni si sono impegnate per fare funzionare la stagione turistica, non solo gli albergatori. “Su questo non sono molto d’accordo, perché i nostri iscritti – puntualizza De Panicis – versano la loro quota associativa, che abbiamo speso per fare promozione nel web e alle fiere. Da quando non c’è più il Consorzio Turistico ed è stato soppresso l’Enit, siamo gli unici a spendere per promuovere il territorio con finalità turistiche”.
Anche il Comune e le associazioni fanno un po’ di promozione con manifestazioni culturali ed eventi. “Facciamo chiarezza: il turista non sceglie di trascorrere la vacanza in Riviera in base al cartellone delle manifestazioni estive. Il turista viene se gli piace il posto e se trova una buona accoglienza negli alberghi. Gli eventi contribuiscono in maniera minima”
De Panicis esamina i dati della tassa di soggiorno. “Nei mesi di giugno e luglio abbiamo avuto un leggero aumento di presenze, ma dobbiamo considerare che in questi mesi il 70% di bagnanti è fidelizzato. Ogni anno torna perché gli albergatori sono ospitali e prestano un ottimo servizio. Quindi, quel 70% viene sempre senza stare chiedere se c’è un buon cartellone: si fida dell’albergatore. E quest’anno ha creduto all’albergatore che rassicurava sul terremoto. Vedendo il parziale della tassa di soggiorno di agosto, sembra che ci sia stata una lieve flessione. Ma è anche la nostra impressione. Questo perché ad agosto non è venuto il turista fedele nel tempo e può essere stato influenzato dal timore del sisma”.
In primavera c’era pessimismo sui flussi estivi, per via della paura del terremoto. “Su questo – sottolinea De Panicis – siamo andati controcorrente. Infatti, io e Nicola Mozzoni nel corso di una intervista andata in onda sulla Rai a marzo dicemmo che gli albergatori ricevevano più telefonate degli anni passati, per diffondere ottimismo nei potenziali vacanzieri. C’è stato chi, come l’ex assessore Paolo Canducci ci ha ripreso perché eravamo troppo ottimisti. Ma le presenze che abbiamo registrato quest’anno ci hanno dato ragione”.
“Nessuno ha ringraziato gli albergatori per l’ottima stagione estiva, allora lo faccio io”, conclude con una punta di orgoglio De Panicis: “Grazie, siete stati bravi”.