Tragedia al luna park, il legale della vittima: “Rimuovere la giostra”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “La perizia sullo Sling Shot è fondamentale per capire perchè i sistemi di sicurezza non hanno funzionato, ma proprio per questo chiediamo alla Procura che l’attrazione sequestrata sia nel frattempo rimossa dal luna park di San Benedetto, dove è stata lasciata, e portata altrove”.

Così l’avvocato Enrico Sciarroni che assiste la madre di Francesca Galazzo, la ragazza di 27 anni morta lo scorso 14 luglio cadendo dalla giostra estrema. Anche il padre e il fratello si sono affidati a un legale, l’avvocato Enrico Pompei. I due penalisti parteciperanno domani all’autopsia che il pm di Ascoli Piceno Mara Flaiani ha disposto sul cadavere della ragazza affidandola al medico legale Giuseppe Sciarra; non nomineranno un perito, cosa che faranno invece per la consulenza tecnica.

Voglio ribadire innanzitutto che Francesca non ha avuto una crisi di panico mentre era nella capsula e non è stata lei a sganciare, nè volontariamente nè involontariamente le protezioni, ammesso e non concesso che fosse possibile a un passeggero. Bisogna capire perchè il roll bar e la cintura non hanno funzionato e se i problemi di bilanciamento sono stati superati davvero dopo che l’addetto, prima di avviare la giostra, ha fatto scambiare di posto Francesca e la sua amica”, conclude l’avvocato Sciarroni.

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