Tesoro: ” Brosco? Capitale per noi, Ninkovic? Scelta personale, Sankoh? Giocatore chiesto da Stellone”
ASCOLI PICENO – Questa mattina il direttore sportivo ha incontrato la stampa per fare il bilancio sulla sessione invernale del mercato.
Queste le sue parole:
“Tra le sessioni di mercato che ho fatto questa è stata la più difficile. Ci sono stati tanti avvenimenti nel mentre. È stata una sessione dove abbiamo cambiato obiettivi o strategie. Sono soddisfatto. Ho portato dei miei pallini come Trotta o Morosini. Ho dei rimpianti per alcuni ambiti. Gli episodi sono stati: gli infortuni che ci hanno tolto competitività; Da Cruz era un giocatore su cui puntavamo tanto, il reiterarsi dei suoi errori ci ha spinto a cambiare. C’è stata, in ultimo, una veemente contestazione che ci ha reso difficile degli obiettivi di mercato. Un paio sono sfumati appena hanno visto il clima.
Volevamo un altro regista, Stellone, invece, preferisce un altro giocatore. Ci siamo dovuti adattare. Non dobbiamo perdere contatto con la realtà. Chiunque venga qui per più di quindici giorni si rende conto che spesso accade quello che Boskov diceva degli ascolani. Questo crea una pressione insostenibile. In questi anni abbiamo cambiato 18 giocatori ed abbiamo speso 1.5 mln per mandarli via. Ora abbiamo giocatori di profilo per la B.
A livello patrimoniale abbiamo sempre chiuso col trend positivo, parliamo di piccole cifre, naturalmente.
Talune volte dobbiamo cercare di monetizzare, tante volte dobbiamo fare delle scommesse – Diogo Pinto o Matos -. Non potendo prendere, in maniera definitiva, giocatori affermati dobbiamo rilevare profili futuribili e che possano diventare giocatori su cui monetizzare.
Volevamo cambiare la natura della rosa, aumentare il sacrificio in luogo della tecnica. Nikola è una persona vera ed ha deciso di restare. Ora dovrà scalare una montagna e diventare un fattore importante per la nostra rosa.
Questa estate abbiamo acquistatato solo De Alcantara. Noi siamo una squadra esperta, abbiamo puntato su altre tipologie di calciatori.
Ranieri è un giocatore che ho inseguito da questa estate. La dea bendata non ci sta sorridendo. Ci priverà di lui per un po’.
Sankoh? Stellone mi chiedeva un giocatore come lui. Io stavo trattando Carraro e Castagnetti. Sankoh è in città, ha fatto le visite medice, mercoledì farà un supplemento di visite. Se tutto andrà bene sarà tesserato.
Trotta ha 500.000 euro di riscatto, al verificarsi di alcune condizioni di rendimento diventerà un obbligo rilevare il suo cartellino.
Pensavamo di sostituire Ninkovic con Bonaiuto. Da Crotone erano convinti di prenderlo, Nikola non sembrava dare aperture. Per lo scambio col Perugia ci sono mancati i tempi tecnici.
Ninkovic ha fatto una scelta personale, dimostrando una grande coerenza. Non vuole andare via così. Non ha trovato un club che gli sembrasse meglio dell’Ascoli.
Rosseti? Questa estate aveva avuto due opportunità – Venezia e Cosenza, nda – . La pista percorribile era quella del Venezia. Poi ci hanno cercato il Bari e la Feralpi.
Brosco è un capitale tecnico ed umano. Noi vogliamo proseguire questo rapporto. Appena incontrerò il Patron svilupperemo questo discorso.
L’obiettivo in questo campionato equilibrato è stare sul pezzo. Arrivare ad Aprile e vedere dove saremo. Dobbiamo avere un occhio avanti ed uno dietro. “
Terminato il punto sul mercato la conferenza si è spostata sulla presentazione di tre dei nuovi acquisti:
Tesoro:
“Presentiamo Eramo. E’ un centrocampista, classe ’89, era capitano all’Entella. Nella mia storia calcistica ho rischiato spesso di incrociarlo. Credevo che sfumasse anche questa volta. L’Entella non voleva privarsi di lui. Nell’ultima settimana, dopo che ha risolto dei problemi familiari, siamo riusciti a perfezionare l’acquisto”
Eramo:
“Contento di essere qui. Ho due bambini e non era facile spostarsi. Ero sicuro che questa è la scelta giusta per la mia carriera. Ricordo il gol fatto col Crotone, è stato uno dei miei gol più belli. Mi adatto a fare più ruoli. Nasco mezzala, mi adatto anche a fare più ruoli. Io, alla fine, pur di giocare farei anche il portiere. Dobbiamo cogliere il meglio da qualsiasi persona. Ho trovato una squadra motivata. Vincere ti aiuta a vincere. Dobbiamo ottenere il massimo. Con Stellone ho avuto un impatto positivo. Si è subito calato nella situazione. I risultati sono importanti. Dobbiamo partire col piede giusto perché si può creare qualcosa di importante.”
Tesoro:
“Come detto prima Morosini era un pallino. Portato qui per la sua ferma volontà, ha avuto anche l’opportunità di finire in Championship, lui ha scelto di venire qui. Abbiamo anche fatto anche una chiacchierata di un’ora e mezza in autogrill prima che il mercato aprisse. E’ un versatile. Ha giocato: seconda punta, trequartista ed esterno. Il riscatto di Morosini ammonta a 3 milioni.”
Morosini:
“Conoscevo la città, ho anche una presenza in Curva con mio nonno. Ero qui per veder giocare mio fratello. Conosco la piazza e la sua passione. Sono molto giovane, per essere un leader serve esperienza. Esistono tanti leader in una squadra. Al di là delle doti tecniche il mio atteggiamento sarà sempre positivo. Io mi ritengo molto generoso in ogni contesto. Ruolo? Ormai sono un jolly d’attacco. Agli inizi della mia carriera ho giocato anche mezz’ala. Fisicamente sto bene. Il gol speciale? Brescia-Trapani, dopo gli attentati. Marcai un gol e presi la bandiera delle Francia. L’esultanza ebbe risonanza nazionale. ”
Tesoro:
“Trattativa lunga quella per Trotta. Legato a noi per quattro anni. Questo perché ha un diritto di riscatto che vogliamo esercitare. E’ un giocatore forte. Ci aspettiamo tanto da lui. Voleva giocare col Frosinone, non è stato possibile. Spero possa togliersi delle soddisfazioni. Il riscatto, come detto prima, ammonta a 500.000 euro.
Trotta:
“Bella sensazione quella di esser tornato al gol. A Livorno abbiamo giocato con lo spirito giusto e ci siamo sacrificati. Qui ho sentito subito la fiducia. Ho visto giocare Morosini dalla tribuna nella partita col Frosinone. Crea tanti spazi e li ricerca nel campo. Ogni gol è speciale. Ricordo quello in FA Cup col Chelsea. Quello col Livorno è stato una liberazione per me. Arriva una squadra importante ora. Cercheremo di conquistare la vittoria. Sia il ds che mio fratello sapevano della mia volontà di venire qui. Mio fratello lo ribadiva ogni giorno al direttore. Avevo bisogno di cambiare aria e di trovare nuovi stimoli.”
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