Terremoto, Antonini promette: “Dignità ad un popolo afflitto”

 

Il Terremoto e lo stato attuale dei lavori, tornano tra le tematiche del giorno in Consiglio Regionale. A parlarne il consigliere Andrea Antonini durante il suo primo intervento all’aula regionale. Un tema quello del terremoto, su cui l’esponente delle Lega, aveva basato la campagna elettorale. Il Consiglio si è svolto il 3 novembre a Palazzo Leopardi senza la presenza del pubblico e con ordine del giorno la discussione del programma di governo proposto dal Presidente Francesco Acquaroli lo scorso 19 ottobre.

I ritardi con cui sono stati affrontati dal sistema politico i danni del dramma terremoto del 2016 sono ingiustificabili” è la frase che inaugura il dibattito politico proposto da Antonini e che replica agli interventi dell’opposizione che lo hanno preceduto. Interventi e giudizi su un’amministrazione appena insediata, che hanno allibito lo stesso consigliere piceno. Una percentuale sotto al 4% di edifici ricostruiti ma soprattutto “Un totale fallimento nello smaltimento delle macerie” sono le riflessioni esposte alla platea.

Un’offesa alla dignità delle persone” la presenza ancora delle macerie, tuona Antonini. Un ostacolo allo sviluppo dei progetti proposti per la ricostruzione e il rilancio delle zone del cratere. Dai dati ufficiali in possesso, la quantità di macerie raccolta quotidianamente è molto bassa e di questo passo ci vorrà il triplo del tempo programmato per portare a termine il tutto. Ad aggravare la questione, anche la chiusura del centro di smaltimento di Monteprandone e i costi caricati alla comunità. Quelli appena citati sono i punti ai quali lo stesso Antonini vuole dare risposte certe e nuove prospettive positive di sviluppo.

Nodi urgenti da sciogliere

Ognuno si assuma le proprie responsabilità” è l’invito che Andrea Antonini rivolge a chi fino ad ora ha gestito la ricostruzione e le situazioni derivanti dal post terremoto. Punto fondamentale da sviluppare resta quello di “portare avanti con decisione e solerzia la ricostruzione veloce“. I nodi evidenti da sciogliere, restano quelli di eliminare la burocrazia e aumentare la semplificazione delle normative di pari passo con il potenziamento delle USR.

Il consigliere piceno conclude il suo intervento all’Aula con un invito: “dignità a un popolo afflitto“. Obiettivo primario creare una nuova accessibilità ai territori colpiti dal sisma, nuove infrastrutture con sviluppo della banda larga e ammodernamento e ripensamento delle attuali vie di comunicazione come la Salaria e anche una terza corsia per l’Autostrada A14. Il rilancio dell’Appennino passa anche dalla creazione di una rete funzionante sull’Adriatico.

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