Taglio gettoni ai consiglieri, Chiarini: “Decideranno i capigruppo sulla mozione”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Il mio compito è quello di portare sul tavolo della conferenza dei capigruppo la mozione sul taglio dei gettoni di presenza ai consiglieri comunali: saranno loro a decidere se l’atto dovrà essere iscritto all’ordine del giorno del consesso civico”. Così il presidente del Consiglio Giovanni Chiarini, in merito alla mozione sulla riduzione dei gettoni di presenza dei consiglieri di San Benedetto del Tronto, proposta dal capogruppo di Forza Italia Valerio Pignotti. Se venisse approvata, l’ente risparmierebbe circa mille e 100 euro a seduta. La proposta tende ad equiparare i compensi dei consiglieri (85,50 euro) a quelli delle presenze nelle commissioni (33,38 euro), pertanto per ogni seduta consiliare verrebbero erogati 33,38 euro cadauno.  LEGGI QUI LA MOZIONE
Chiarini, però, vuole sgomberare il campo dagli equivoci. “Bisogna fare attenzione – puntualizza – a non collocare i gettoni di presenza dei consiglieri nel calderone dei costi della politica. L’iniziativa di Pignotti è lodevole, ma bisogna mettere i consiglieri nelle condizioni di studiare gli atti con serenità. A livello comunale non ci sono privilegi né vitalizi: un consigliere prende al massimo 200 euro al mese di gettoni, siamo davvero a cifre irrisorie. In ogni caso io non parlo per me, sia chiaro, perché non percepisco gettoni di presenza”.

 

 

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