Superbonus, in arrivo un ulteriore taglio. Crocetti “Tra le soluzioni quello di riqualificare entro tempi stabiliti”
In vista delle novità inerenti il Superbonus e i Bonus fiscali nel 2024 il presidente del Collegio Geometri e G.L. di Ascoli stila un quadro della situazione e propone delle soluzioni come «riqualificare tutti gli edifici abitativi con tempi stabiliti, circa tre anni – spiega – Ciò avrebbe permesso di spalmare negli anni l’enorme richiesta di contributi che invece con le risultanze attuali stanno veramente mettendo in difficoltà le casse dello Stato. Concedere un contributo massimo a fondo perduto dell’80% e non del 110%, in modo che anche i proprietari dovevano contribuire alla spesa totale. Questa scelta avrebbe portato a ridurre spese inutili gratuite, per esempio cambio sistematico degli infissi». In particolare il primo gennaio prossimo scatta un ulteriore taglio per l’aliquota relativa al Superbonus: si passerà prima al 70%, per poi scendere, nel 2025, al 65%. Vincolo importante è quello per cui i bonus fiscali saranno riservati esclusivamente ai condomini, salvo interventi previsti con la legge di Bilancio. Resta ancora attivo, invece, il Bonus Barriere Architettoniche al 75%. Esso permette, a qualunque intervento atto al superamento e all’eliminazione degli elementi costruttivi che ostacolano gli spostamenti, l’applicazione della cessione del credito e dello sconto in fattura. Il Sismabonus continuerà con l’aliquota al 50%, per le spese sostenute al 31 dicembre 2024. Proseguono anche le detrazioni per il risparmio energetico, con aliquote dal 50 al 65%, in base alla tipologia di lavori effettuati.
Il presidente Crocetti ribadisce: «L’importanza di controlli severi sia sulla contabilità dei lavori, sia sulle forniture di nuovi materiali utilizzati nella manutenzione straordinaria; accertare che le imprese chiamate ad eseguire i lavori abbiano i requisiti tecnico-specialistici ed economici; appurare che, sia le maestranze edili sia quelle chiamate ad eseguire i lavori, abbiano la regolarità contributiva per la manodopera impiegata e la certificazione idonea rilasciata dagli Enti preposti; in caso di inosservanza di questi requisiti sarà necessario azzerare i contributi con l’immediata restituzione dei fondi pubblici già elargiti compresi gli interessi oltre alle relative conseguenze legali (civili e penali)». Il presidente del Collegio Geometri conclude: «Certo con il senno di poi, tutto sarebbe andato per il verso giusto e chiunque avrebbe avuto la possibilità di riqualificare la propria abitazione con annesso risparmio energetico e soprattutto mettere in sicurezza anche sotto l’aspetto strutturale gli edifici considerando che la nostra nazione è costantemente oggetto di terremoti. Ma anche in questa occasione, ritengo che il “pressapochismo” ha avuto il sopravvento, pur di catturare consensi elettorali che avrebbero portato benefici alla propria parte politica».
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