Sull’Appennino umbro-marchigiano nasce il “Manifesto del Cammino”

ALTOPIANO DI COLFIORITO – Il 3, 4 e 5 agosto il cuore dell’Appennino umbro-marchigiano, intorno al valico di Colfiorito, diventa la fantastica Terra di Mezzo grazie al 15mo Montelago Celtic Festival che quest’anno unisce le forze con il 7° Festival europeo della via Francigena collective project, in un evento che si terrà il 5 agosto alle 19.

Nel corso di un incontro/performance su ‘‘Turismo nomade: dalla paura al cammino, alla bellezza appenninica’‘, Sandro Polci, direttore del Festival Europeo della Via Francigena, proporrà la realizzazione condivisa del ”Manifesto del Cammino Avvenire”. Nel corso dell’incontro verrà realizzata una tela lunga oltre 100 metri in cui 1.000 piedi lasceranno l’impronta-assenso per il turismo viandante d’Appennino. “Jean Giono, noto scrittore francese, scrisse -ricorda Polci- che il sole non è mai così bello quanto nel giorno che ci si mette in cammino”. Così noi camminiamo (e facciamo musica, cultura, teatro) come una “Compagnia viandante” per un turismo nuovo dei nostri splendidi Appennini. Bruce Chatwin ricorda che ”la vera casa dell’uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi e noi lo proponiamo nei nostri luoghi del cuore e della mente”.

Al progetto hanno aderito le attività imprenditoriali, le associazioni culturali e tutte le amministrazioni comunali dell’area del cratere poste a cavallo della zona appenninica delle regioni Umbria e Marche. Il territorio in questione comprende: in Umbria l’area montana che va da Assisi al valico di Colfiorito, la valle di Norcia e Cascia, la Valnerina e l’altopiano di Colfiorito; nelle Marche il sud dell’Alta Valle del Chienti fino a Caldarola, l’alta valle del Fiastrone e del Fiastrella fino a Sarnano, l’area montana che da Ascoli arriva ai confini regionali con l’Abruzzo, l”area dei Parchi Nazionali dei Monti Sibillini e del Gran Sasso- Monti della Laga. Il progetto vuole valorizzare i tratti culturali e antropologici di un territorio avente fin dal passato forti elementi in comune come le attività economiche pastorali, agricole e di sfruttamento del bosco, e conseguentemente culturali (artistiche, folkloriche, gastronomiche, religiose) che hanno caratterizzato questi luoghi per secoli.a

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