“Le accuse di sessismo e le altre montature piovute addosso alla curva dell’Ascoli – scrive Giorgio Ferretti – sono solo speculazioni politiche di chi non ha niente da dire sui veri temi cittadini. E’ chiaro che lo striscione, esposto nel sabato di carnevale, non nascondeva nessun messaggio politico/ideologico, ma era puramente goliardico e col chiaro obiettivo di trovare un diversivo per farsi una risata.”

“Ci troviamo davanti ad un Partito Democratico cittadino che è sempre pronto a difendere la satira e la libertà di espressione, purchè a farla sia la Guzzanti, che scherza sulle Foibe, oppure Charlie Hebdo che offende le vittime del terremoto e quelle di Rigopiano. Se a fare una battuta sono invece i tifosi dell’Ascoli: ‘apriti cielo’. A loro non è concesso.”

“Non partecipiamo a questo circo mediatico che ha l’intento di cucire addosso alla curva un falso e pretestuoso stereotipo lesivo per la dignità della donna. Conosciamo bene questa pratica del fango mediatico perché ne siamo costantemente vittime – conclude Ferretti – e per questo preferiamo ricordare chi era insieme a noi a Pescara del Tronto alle 7 del mattino del 24 Agosto a scavare per salvare donne e uomini, chi ha gestito senza prendere un euro i magazzini per i beni di prima necessità, chi li ha recapitati e chi continua a ideare iniziative di raccolta fondi per i terremotati dopo 6 mesi: non certo il Partito Democratico ma i tifosi dell’Ascoli. Su questo tali ‘illuminati’ non hanno speso una parola.”

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