Arquata Potest: l’impegno dei volontari per vedere ricostruita la chiesa del Santo Patrono
Striscione del 25 aprile, i commenti della politica ascolana
I commenti delle forze politiche dopo le polemiche suscitate dallo striscione appeso ieri in piazza Arringo
“Piena solidarietà alle Forze dell’Ordine oggetto di una faziosa strumentalizzazione e grave aggressione sui social solo per aver fatto il proprio lavoro. Nessuno ha tolto lo striscione o ha multato la fornaia. Hanno solo fatto un controllo dopo aver ricevuto una segnalazione, in pratica: il proprio dovere. Poi, giustamente, considerata la situazione e i contenuti hanno chiuso un occhio sull’irregolarità formale dello striscione. Ogni forma di delegittimazione nei confronti di chi garantisce la sicurezza e il rispetto delle regole va quindi condannata con fermezza. Quando viene esposto uno striscione, soprattutto quando ci sono segnalazioni come accaduto oggi, le Forze dell’Ordine effettuano una verifica: se il contenuto è offensivo o incita all’odio, ne viene disposta la rimozione. Se il contenuto non è offensivo, gli agenti procedono con l’identificazione dei responsabili, ma non ne impongono la rimozione, come in questo caso. È importante ribadire che l’attività di controllo svolta dalle Forze dell’Ordine non ha mai natura politica, ma esclusivamente tecnica e amministrativa, nel pieno rispetto della legalità e della neutralità istituzionale così come hanno dimostrato il personale di polizia che ha operato con la massima linearità e professionalità nel pieno rispetto della normativa e della persona altrui. Esprimo piena solidarietà anche alla città di Ascoli Piceno aperta e inclusiva a prescindere da ogni forma di strumentalizzazione.
Esprimo anche preoccupazione. Fomentare odio ideologico e fazioso contro le ragazze e i ragazzi in divisa è un regalo a chi non rispettando le regole mette a rischio la sicurezza dei nostri cittadini. Per fortuna questi personaggi sono all’opposizione in città, in Regione e in Parlamento” ha dichiarato Simone Anzalone, coordinatore Comunale di Fratelli d’Italia Ascoli
“Un atto incomprensibile quello di identificare un’imprenditrice che porta lustro alla città a livello nazionale perché sceglie di produrre in modo equo e legato alla tradizione” Così il segretario provinciale dem Francesco Ameli a seguito della notizia dell’identificazione dell’imprenditrice ascolana da parte delle forze dell’ordine dopo aver reso pubblico uno striscione.
I deputati marchigiani del Partito Democratico, Augusto Curti e Irene Manzi, annunciano la presentazione di un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno “per fare piena luce su quanto avvenuto ad Ascoli Piceno, dove Lorenza Roiati, imprenditrice e titolare della panetteria ‘L’assalto ai forni’, e’ stata oggetto di un doppio intervento delle forze dell’ordine e di un’identificazione in seguito all’esposizione di uno striscione antifascista nel proprio esercizio commerciale. Lo striscione, con la scritta ’25 aprile, buono come il pane, bello come l’antifascismo’, era stato esposto, come ogni anno, in occasione della Festa della Liberazione. Un gesto simbolico e coerente con i valori fondativi della Repubblica, che tuttavia ha portato a una inspiegabile attivita’ di accertamento da parte delle autorita’ locali”.
A casa mia faccio ciò che voglio, non ho bisogno di essere identificata perché molto conosciuta in città, i fascisti andrebbero appesi auspicabilmente. Parole della forna
ia!!!