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Striscione del 25 aprile, ecco la versione della Questura di Ascoli. “Scritta pacifica e in linea con lo spirito della giornata”
Pubblichiamo la nota della Questura di Ascoli in merito alla vicenda dello striscione del 25 aprile
“In riferimento ai fatti accaduti in Ascoli in data 25/04/2025, in occasione dei Festeggiamenti per l’80°anniversario della Liberazione e delle problematiche inerenti l’esposizione di uno striscione presso l’attività commerciale “Assalto ai Forni” in questa piazza Arringo che ampio risalto ha avuto sulla stampa locale e nazionale, si rappresenta preliminarmente che, per la giornata, erano stati predisposti articolati servizi di O.P. in occasione delle cerimonie commemorative.
In particolare veniva previsto che gli operatori impiegati nei servizi di vigilanza avessero cura di segnalare tempestivamente l’eventuale presenza, in prossimità dei luoghi dove veniva celebrata la ricorrenza del 25 Aprile, di scritte o simboli. Tale disposizione era stata estesa anche agli operatori in servizio di controllo del territorio che avevano indicazione precise di informare tempestivamente il Funzionario responsabile e gli operatori Digos in caso di rinvenimento di striscioni o scritte murali.Giova sottolineare che tutte le cerimonie in provincia si svolgevano in modo assolutamente pacifico senza turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica. Successivamente, in tarda mattinata, iniziavano a circolare sui social network dei post in cui si faceva riferimento genericamente ad un intervento delle forze dell’ordine che avrebbero fatto togliere uno striscione commemorativo affisso in questa Piazza Arringo presso il panificio “assalto ai forni”. Si verificava quindi che nella prima mattina, la volante di turno, vista l’affissione dello striscione si era fermata nelle vicinanze del forno per avere contezza del contenuto e comunicarlo alla Digos. Si specifica che nell’occasione venivano date agli operatori specifiche disposizioni di NON RIMUOVERE lo striscione in quanto assolutamente pacifico ed in linea con lo spirito della giornata. Tuttavia mentre gli operatori erano impegnati in una comunicazione telefonica, una donna usciva dal predetto forno e si avvicinava agli stessi (fermi ad una distanza di 4/5 metri) riprendendo con lo smartphone la scena; alla semplice richiesta degli operatori di sapere chi fosse la stessa dichiarava le proprie generalità e di esser la titolare dell’esercizio commerciale nonché autrice dello striscione. Si specifica che l’intervento durava pochissimi minuti, lo striscione non veniva rimosso nè si richiedeva di farlo e che non è stata effettuata nessuna identificazione formale della persona. Successivamente si apprendeva solo attraverso un video pubblicato sui social network che vi era stato un successivo controllo da parte della Polizia Locale di Ascoli Piceno sul medesimo esercizio commerciale. Tale iniziativa è assolutamente ascrivibile all’autonomia operativa della Polizia Locale e non è stata preventivamente comunicata a questo Ufficio”.
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