Stato civile, Morganti: «La delegazione di Porto d’Ascoli non ce la fa più»


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si riaccende il caso dei dipendenti comunali. E’ Maria Rita Morganti (Pd) a denunciare ancora una volta la carenza di personale alla delegazione di Porto d’Ascoli.

La consigliera ha protocollato un’apposita interrogazione per l’assise di marzo. «Chiedo chiarimenti in merito alle problematiche relative alla riorganizzazione della macchina comunale – scrive Morganti all’indirizzo del sindaco – Si tratta, invero, della mia terza interrogazione sul tema (le due precedenti risalgono al marzo 2017 e al dicembre 2018), con la speranza che questa volta, da parte sua, sia fatta chiarezza in modo definitivo su una serie di questioni ancora aperte.

Nello specifico, emerge uno stato di carenza di personale, così come dichiarato dai rappresentati sindacali, che non consente alla macchina amministrativa di operare nella più totale serenità ed efficienza, oltre ad una serie di problematiche che sono state sollevate, sempre dai sindacati, durante l’incontro tenutosi il 12 febbraio scorso. Problematiche sulle quali ritengo da parte sua doveroso rendere edotto questo consesso, oltre che su come intende affrontarle in modo risolutivo.

La situazione più grave, tuttavia, resta quella che la sottoscritta per prima sollevò oramai tre anni fa, ovvero nel marzo del 2017, relativa agli uffici della delegazione di Porto d’Ascoli. Problematica che portò addirittura un nostro dipendente esasperato da tale condizione a rivolgersi al Prefetto lo scorso dicembre 2019, fatto già di per sé a dir poco inconsueto e lesivo della reputazione dell’ente stesso, oltre che segnale di scarsa attenzione da parte sua; probabilmente, se avesse preso seriamente in considerazione la mia interrogazione, avrebbe risparmiato alla città l’intervento del Prefetto.

La lettera del dipendente, infatti, ha avuto riscontro da parte del prefetto, dottoressa Rita Stentella, la quale, dimostrando grande sensibilità al tema, la sollecitava a trovare tutte le soluzioni del caso per risolvere il problema nel più breve tempo possibile. Lo stato civile di Porto d’Ascoli, difatti, è composto da un solo ufficiale che, privo di collaboratori, non riesce ad espletare le proprie funzioni quotidiane, provocando una situazione di gravissimo disagio alla cittadinanza tutta.

Pertanto, con la presente, sono ad interrogarla su come questa amministrazione intenda risolvere la questione oramai drammatica della delegazione di Porto D’Ascoli, nonché tutte le altre difficoltà che impediscono ai dipendenti comunali la piena valorizzazione delle proprie professionalità e del loro lavoro.

Chiedo, inoltre, di indicare i tempi in cui si intende ripristinare una situazione di normalità, in modo da garantire ai cittadini un servizio più snello ed efficiente».

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