Delegazione cinese in Provincia per rilanciare uno storico gemellaggio
TEMPO REALE
“Cento anni fa il Natale di Sangue suggellava l’impresa fiumana. Dopo quindici mesi di occupazione e quattro mesi di reggenza indipendente, i volontari guidati da D’Annunzio si arrendevano solo ai bombardamenti ordinati dal governo Giolitti, non senza aver opposto l’ultima resistenza e offerto l’estremo sacrificio. Da una parte il sangue di chi aveva dato tutto per l’Italia, dall’altra un governo di burocrati troppo impegnati a salvare le proprie poltrone e a non irritare le potenze straniere per cui serbavano un codardo complesso di inferiorità”.
“Cento anni dopo gli stessi legionari ci vedrebbero costretti a casa, impauriti, codardi, propensi alla delazione del vicino e pronti ad accettare qualunque sopruso da parte burocrati e faccendieri solo per la paura dell’idea della morte. Potrebbero pensare che il loro sangue, così come quello di chi li ha preceduti, quel sangue che ha scritto la storia e i confini dell’Italia, è stato versato inutilmente. Che finiranno dimenticati e che la genia di quei burocrati che hanno anteposto le loro paure e la loro poltrona al bene della Nazione, alla fine, ha vinto. Oppure potrebbero pensare che proprio in momenti come questo il loro esempio dev’essere il faro per farci rinascere. Per guidare chiunque voglia risollevare le sorti di questa nazione. Per essere al fianco di tutti quegli Italiani che non si arrendono”.
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