Spiaggia 2020, Sandro Assenti:”Una stagione da dimenticare”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La stagione estiva 2020 è iniziata tra mille timori dovuti alla emergenza covid. Gli chalet sono il primo banco di prova di una estate che sarà molto diversa dalle altre. Ne parliamo con Sandro Assenti, gestore di un noto stabilimento balneare e presidente di Confesercenti.
Come sta iniziando la stagione? C’è molta affluenza in spiaggia?C’è molta paura che sta scemando e piano piano lo scenario sta diventando meno drammatico di quanto previsto un paio di mesi fa. Le attività cominciano a fare piccoli numeri, i conti non torneranno ma la drastica riduzione dei contagi ha portato ad situazione accettabile, ma lontana dalla sufficienza.
Vengono rispettate le norme di sicurezza? C’è collaborazione nell’adeguarsi ai dispositivi anti contagio?
Cerchiamo di far rispettare le norme, abbiamo messo cartelli ecc. Ma il cliente non è attento e ligio ai dispositivi di sicurezza, la gente fa assembramenti, si abbraccia, per noi gestori è tutto più complicato. Nessuno porta più la mascherina.
Quali sono le principali differenze rispetto a una stagione normale? I turisti sono per lo più locali o c’è stata una riscoperta della Riviera anche grazie al coronavirus da parte di chi prima andava all’estero?
Si tratta di un turismo di prossimità, tutto gira intorno alla paura, che sta scemando. Con lentezza cominciamo a vedere umbri, campani, milanesi, ma nessuno straniero d’oltralpe. Principalmente è un fatto di redditività: le attività soffrono moltissimo, la gente ha meno soldi e questo si ripercuote sui commercianti. Abbiamo un turismo più povero, pochi turisti e la città soffrirà per il covid nel 2020. Chi ha attività all’aperto può giovarne, ma in tanti non hanno nemmeno riaperto, strozzati dalla crisi generata dal coronavirus.
Secondo lei, ci sarà l’annunciata contrazione del turismo del 5%?
Se fosse così andrebbe bene. In realtà la situazione è ben più grave: sarà almeno del 35%.