Spazzafumo: “A San Benedetto rimarrà il punto nascita”
“L’attività posta in essere dall’AST di Ascoli Piceno per la valorizzazione dell’Ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto ha trovato conferme con l’adozione dell’Atto Aziendale. A San Benedetto rimarrà il punto nascite e verrà ampliata l’attività pediatrica con l’individuazione di questa come sede prevalente. Nel 2017 era stata assegnata a San Benedetto del Tronto una UOSD di Pediatria “UOSD percorsi assistenziali pediatrici – integrazione ospedale territorio”, di fatto priva di funzioni e responsabilità, la Unità Semplice Dipartimentale, infatti, non aveva il compito né la responsabilità di Direzione del reparto di pediatria di San Benedetto ma curava i rapporti Ospedale-Territorio”. Lo dice il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo.
“Oggi, invece, nell’Atto Aziendale viene lasciata un’unica UOC Pediatria a servizio di entrambi gli ospedali, ma con una missione precisa di concentrare l’attività pediatrica, chirurgica e non solo su San Benedetto, in quanto area con bacino maggiore di utenti minori. Infatti, la Direzione dell’AST di Ascoli Piceno ha stipulato una convenzione con la chirurgia pediatrica dell’ospedale Torrette di Ancona per l’implementazione della chirurgia pediatrica proprio nell’Ospedale di San Benedetto del Tronto. Per quanto riguarda i punti nascita seppur lasciati entrambi, ad Ascoli e a San Benedetto, è stata mantenuta la UOC Ostetricia e Ginecologia solo sullo stabilimento di San Benedetto, mentre su quello di Ascoli è stata istituita una UOSD. Si ricorda inoltre che è stata istituita anche una UOC Neuropsichiatria infantile, con Posti Letto dedicati, in considerazione del fatto che la Pediatria prevalente è a San Benedetto del Tronto, così come anche la Psichiatria che avrà la sede di maggior sviluppo al Madonna del Soccorso. Sono felice quindi di poter confermare ai cittadini sambenedettesi che NESSUNA RIDUZIONE DI SERVIZI è prevista per la nostra città, ma – anzi – verrà prestata una grande attenzione, soprattutto verso i minori” conclude.
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