Sisma, tra le tre nuove ordinanze e l’obiettivo di 5000 cantieri


ARQUATA DEL TRONTO – Giornata ricca di eventi quella di ieri. Il Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini è  tornato nel nostro territorio. Sappiamo per certo che sia avvenuta anche una cabina di regia il 20 agosto.

Si è parlato del “Decreto Rilancio” e dei correttivi da attuare. Il dialogo e l’aggiustamento delle misure continua. Sono arrivate due importanti notizie: pubblicazione del Rapporto sulla Ricostruzione e l’emanazione di tre nuove Ordinanze.

Rapporto sulla Ricostruzione, il commento

«I dati che pubblichiamo parlano di 5.325 progetti approvati nei quattro anni passati. 2.544 già realizzati e 2.758 cantieri In corso per la ricostruzione privata. Le opere pubbliche finanziate sono 1.405, delle quali concluse solo 86 ed i cantieri aperti attualmente sono 85.» Questo quello che scrive il Commissario nella prefazione al Rapporto, rimarcando le lentezze del processo. «Il nostro obiettivo – sottolinea Legnini – è quello di incrementarli in misura sempre maggiore nei prossimi sei mesi e di vedere aperti almeno 5.000 cantieri privati e pubblici per la prossima primavera, con un ritmo crescente nei mesi e negli anni successivi».

Le tre Ordinanze

Il Commissario alla ricostruzione dei territori colpiti dl sisma 2016, Giovanni Legnini, ha emanato oggi tre nuove Ordinanze con le norme e le Linee Guida per l’attuazione dei Programmi Straordinari di Ricostruzione nei comuni più colpiti, l’attribuzione ai progettisti della facoltà di applicare anche alle 8 mila pratiche pendenti la nuova procedura semplificate a arrivare al massimo in 110 giorni al contributo, la semplificare della ricostruzione delle Chiese e la riorganizzazione interna della struttura commissariale. L’intesa sulle nuove Ordinanze è stata raggiunta all’unanimità nella riunione del 20 agosto scorso della Cabina di Coordinamento con i Governatori e i Sindaci delle quattro regioni colpite dal sisma.

L’Ordinanza 107

Definisce i contenuti dei Programmi Straordinari di Ricostruzione (Psr) che possono essere attuati nei comuni più colpiti, ovvero gli indirizzi, i criteri, le priorità, le prescrizioni e ogni altro elemento utile a favorire la speditezza della ricostruzione, tra cui le deroghe alla normativa urbanistica che sono indicate sia nel decreto sisma del dicembre 2019 che nel Decreto sulle semplificazioni varato a fine luglio dal governo.

La stessa Ordinanza rende facoltativi, per i Comuni, i Piani attuativi previsti dal decreto 189 del 2016 definendone comunque i contenuti minimi essenziali per una ricostruzione di qualità con indicazioni ai comuni di adeguarsi ai principi contenuti nell’ordinanza e nelle Linee Guida dell’Ordinanza 107.

Il provvedimento definisce inoltre in modo chiaro e univoco la disciplina degli interventi conformi e le deroghe alle norme su ingombri, sagome, altezze e sedime per la ricostruzione degli edifici crollati o demoliti. Si stabilisce inoltre il principio dell’immediata attuabilità degli interventi di riparazione fatti salve le necessità di pianificazione che i comuni dovranno definire con rapidità ed a tal fine si prevede la creazione di un fondo finanziario per il supporto tecnico ai comuni e agli Uffici speciali per la ricostruzione per queste incombenze.

Si prevede inoltre la facoltà per i progettisti di integrare le vecchie domande presentate secondo la vecchia procedura con la certificazione della conformità urbanistica e della congruità del contributo ed accedere al percorso veloce previsto dall’Ordinanza 100.

L’Ordinanza 106

Il provvedimento sulle chiese, attuando la norma contenuta nel decreto semplificazione di luglio, si disciplina ex novo l’affidamento della progettazione e dei lavori che le diocesi e gli enti ecclesiastici potranno disporre direttamente o con gare ristrette, come avviene per gli interventi per la ricostruzione privata ad esclusione degli edifici di culto di proprietà degli enti pubblici. Il complesso delle norme introduce una disciplina che consentirà di far partire gli interventi di recupero di oltre 700 chiese.

L’Ordinanza 105

Provvede alla necessaria riorganizzazione della struttura commissariale ridefinendone gli uffici essenziali e introducendo il principio di separazione tra la gestione ed il funzionamento. Questo è affidato ai dirigenti e i poteri normativi di coordinamento, indirizzo e controllo spettanti al commissario e ciò con l’intento di rendere più efficace l’azione della struttura commissariale.

Il commento del commissario

«Durante questi lunghi mesi del lockdown per il Covid-19 – ha detto il Commissario Legnini – abbiamo rivoluzionato le procedure della ricostruzione. Abbiamo sburocratizzato tutto il possibile, definendo procedure con contenuti e tempi certi per cittadini, professionisti, comuni, diocesi e tutti gli altri attori della ricostruzione. Con questi provvedimenti, sfruttando tutti i margini offerti anche dai recenti decreti del governo sulla semplificazione ed il rilancio, e l’emanazione del Testo Unico della ricostruzione privata entro l’autunno, il cantiere della normativa può considerarsi chiuso.

Adesso – ha aggiunto Legnini – è imperativo aprire i cantieri della vera ricostruzione delle case e delle attività produttive. Far finalmente ripartire il Centro Italia, messo a dura prova dall’emergenza sisma e da quella indotta dal Covid-19».

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