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Sisma, rimossi gli ultimi container-barriera sulla Salaria
Rimossi oggi gli ultimi tre container navali che, insieme ad altri 15 cassoni, costituivano la barriera – realizzata all’inizio di ottobre 2016 – che garantì la percorribilità della SS4 “Salaria” dopo la scossa del 30 ottobre, consentendo così l’accesso dei soccorsi e delle merci verso le zone colpite dal terremoto del Centro Italia.
Dopo la scossa del 24 agosto 2016, alcune porzioni di edifici, strade e piazzali dell’abitato di Pescara del Tronto si trovavano in bilico sul pendio e incombevano sulla sede stradale. Alla prima scossa o in caso di maltempo avrebbero inevitabilmente causato la chiusura della Salaria, con tutte le gravi conseguenze dovute alla rilevanza strategica dell’arteria nella logistica dei soccorsi.
In accordo con la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e il Genio Militare, gli ingegneri dell’Anas progettarono una barriera costituita da container navali da posizionare sul lato della strada. I container forniti dalla Protezione Civile furono disposti su tre file, due delle quali sovrapposte, per un totale di 18 container da 3,4 tonnellate ciascuno, 13 dei quali zavorrati fino a 29 tonnellate, e resi solidali tra loro. In questo modo il transito era garantito a senso unico alternato con semaforo.
La scossa del 30 ottobre, la più violenta dello sciame sismico, causò ulteriori danni al territorio e, come atteso, causò lo scivolamento delle macerie del centro abitato – insieme ad altri detriti e massi – sulla scarpata verso la sede stradale. La barriera funzionò e consentì di contenere tutto il materiale evitando la chiusura della Salaria che, proprio in quelle ore, era una irrinunciabile via di accesso al cratere per i soccorsi, le merci e le persone.
Nel 2019, dopo il completamento della rimozione delle macerie da parte della Regione Marche nell’area della frazione di Pescara del Tronto, Anas ha avviato i lavori di consolidamento del versante e riassetto stradale, aggiornando il progetto che aveva già redatto nel 2017, con integrazione dell’intervento sulla viabilità comunale che conduce al centro abitato.
Con la rimozione di tutti i container saranno quindi avviate le ultime operazioni di sistemazione definitiva della Salaria consentendo la rimozione del semaforo entro circa due settimane. Nel mese di settembre saranno ultimati tutti gli interventi con l’apertura della strada comunale che conduce nell’area di Pescara del Tronto.
La rete stradale delle Marche è stata la più colpita dal sisma del 2016-2017: interessati 87 comuni su un’area di quasi 4mila km quadrati, con una rete stradale complessiva di oltre 9.400 km.
In questa regione Anas, in qualità di soggetto attuatore di Protezione Civile e del Mims, ha competenza diretta per l’attuazione e la realizzazione di 550 interventi, aggregati in 288 appalti, per un importo di investimento pari a 683 milioni di euro, pari al 89% del finanziamento previsto dai vari stralci del Programma per il ripristino della viabilità nei territori interessati dagli eventi sismici.
Sulla SS4 Salaria proseguono i lavori per il completamento della variante al tracciato della SS4 Salaria tra la frazione di Trisungo e la galleria Valgarizia, che costituisce il primo lotto della variante Trisungo-Acquasanta Terme, per un valore di 83 milioni di euro. In particolare sono in corso gli scavi della galleria “Trisungoˮ su entrambi i fronti, mentre procede la posa dell’armatura del rivestimento definitivo della galleria “Montecastelloˮ. Il completamento è previsto nel 2023.
Al contempo si è avviata la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale sul progetto definitivo del secondo lotto, che riguarda un tratto di circa 6 km di cui 4,5 in galleria, per un valore complessivo stimato in 360 milioni di euro.
Questo intervento rientra nel Piano di potenziamento della SS4 Salaria, considerata arteria primaria di accesso al cratere sismico e quindi asset strategico per agevolare la ripresa economica delle aree interne. Il Piano prevede il miglioramento funzionale e il potenziamento dell’intero tracciato tra Ascoli Piceno e Roma e si compone di 54 interventi per un investimento complessivo di oltre 1,5 miliardi di euro.
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