Arquata Potest: l’impegno dei volontari per vedere ricostruita la chiesa del Santo Patrono
Sisma, Postiglione ad Acquasanta: “Mai abbassare l’impegno”
“Dobbiamo assolutamente avere fiducia, speranza, senza abbassare di un momento l’attenzione e l’impegno. Dobbiamo convincere i cittadini a stare dalla parte delle istituzioni, perché le comunità servono alle istituzioni e viceversa”. Lo ha detto all’Ansa Titti Postiglione, direttrice Ufficio Emergenze della Protezione civile, a margine di un convegno al monastero di Valledacqua di Acquasanta su informazione e emergenze.
[xyz-ihs snippet=”Banner-a-meta-articolo2″][xyz-ihs snippet=”Banner-a-meta-articolo”]
“Viviamo tutti su questo territorio da 7 mesi e quindi le istanze e le preoccupazioni dei cittadini sono anche le nostre – ha aggiunto, parlando delle proteste di ieri dei terremotati -. Lamentano ritardi, ma non c’è terremoto in cui non si lamentino ritardi e per chi vive una tragedia del genere capisco che ogni singolo giorno, perfino ogni singolo minuto rappresenta un ritardo enorme. Su alcune cose un’accelerazione sarebbe stata utile, ma ad ogni ritardo segue una spiegazione e devo dire che tanto si è fatto è tanto si continua a fare nel territorio”.
Il mio commento è questo, che non è stato fatto assolutamente niente per ridare l’identità storica a questi luoghi, paesi medioevali stupendi.
Purtroppo siamo in Italia ed alle istituzioni poco interessa la popolazione italiana.
So solo e vedo io stessa che quelle macerie potevano essere usate per la ricostruzione e non solo come cumuli di detriti inquinanti.
Un’attenta cernita di materiali inquinanti e sassi “storici” e quest’ultimo usati per ricostruire avrebbe dato una speranza a questi luoghi ed alle stesse persone.
Invece no, purtroppo siamo in Italia, altrove sarebbe stato possibile con tecnici attenti e nuove tecnologie.
Ripeto siamo in Italia purtroppo