Beko ,Acquaroli a Comunanza per incontrare Sindaco, sindacati e lavoratori
Sisma, Acquaroli: “Liquidato, nel 2023, 1 miliardo per la ricostruzione privata”
Un miliardo di euro. È la cifra liquidata ai privati dall’Ufficio speciale per la ricostruzione nel solo 2023, con la previsione di superarla entro l’anno e che raddoppia la somma saldata nel 2022, pari a 538 milioni di euro. “È un dato significativo che dimostra l’accelerazione che c’è stata nella ricostruzione privata e che poi, insieme alla ricostruzione pubblica, alle opere e ai progetti connessi al Pnrr Sisma, ci permette di guardare con ottimismo al recupero e rilancio delle zone terremotate”. Lo ha affermato il presidente della Regione Francesco Acquaroli, intervenuto, a Piediripa di Macerata, alla conferenza stampa per i sette anni dal sisma dell’ottobre 2016, presso la sede dell’Ufficio speciale per la ricostruzione (Usr) dove è stata inaugurato anche l’allestimento fotografico “Rinascendo. Il ritorno del luogo vivo”, realizzata dall’Ufficio comunicazione e relazioni esterne dell’Usr Marche. Il progetto, promosso dalla Regione Marche, si è concretizzato grazie alla collaborazione dei sindaci degli 85 comuni del cratere che hanno voluto dare testimonianza della riapertura e avvio di cantieri strategici per la rinascita dei luoghi e delle rispettive comunità. All’incontro sono intervenuti i sindaci dei comuni terremotati, il commissario straordinario Guido Castelli, il sottosegretario del ministero Economia e Finanza, con delega alla ricostruzione, Lucia Albano e il direttore Usr Marco Trovarelli.
La ricostruzione del sisma 2016 “è complessa e talmente vasta che deve prendere in considerazione aspetti importanti già esistenti in questi territori, come lo spopolamento o la carenza infrastrutturale. Dobbiamo mettere in campo iniziative che qualifichino le eccellenze presenti in questi comprensori per renderli nuovamente attrattivi, vivibili, sostenibili e per far sì che diventino un punto di riferimento non solo per la nostra regione e per le comunità che vogliono tornare, ma anche per attirare nuovi investimenti”. Le risorse pubbliche, è il monito di Acquaroli, “non bisogna solo utilizzarle, ma vanno investite bene, in una prospettiva di condivisione con le amministrazioni locali che valorizzi strategie in grado di portare valore aggiunto alle comunità locali”. L’obiettivo è quello di superare la fase di transizione, “perché il territorio del cratere deve tornare competitivo – ha concluso il presidente – Dobbiamo sviluppare la fase della rigenerazione economica e sociale, per tornare a investire in questi territori senza logiche assistenzialistiche, ma esaltando le potenzialità esistenti attraverso una condivisione delle scelte”.
Semplificazione delle procedure, certezza dei tempi, snellimento della burocrazia. E una maggiore velocità nell’elaborazione delle pratiche. È così che, dopo l’impasse dovuta all’aumento del costo delle materie prime e al conseguente impennarsi dei prezzi, il post sisma delle Marche ha ripreso slancio. Allo stato attuale, a novembre 2023, per la ricostruzione privata sono 11.119 i decreti emanati; il totale dei fondi erogati dall’Usr è di 2,6 miliardi, di cui solo nel 2023 è stato erogato, appunto, 1 miliardo di euro (raddoppiando la quota erogata che nel 2022 era di 538 milioni). I cantieri conclusi sono 6.049. Relativamente alla ricostruzione pubblica, gli interventi finanziati sono 2.377: a oggi sono 341 i milioni di euro erogati e 221 gli interventi conclusi. Per quanto riguarda i fondi PNRR PNC Sisma, per la Macro Misura A, sono stati finanziati 308 interventi per 398 milioni, dei quali già erogati 79 milioni, mentre per la Macro Misura B Next Appennino, diretti alle imprese, sono stati finanziati 630 progetti per 214 milioni, che innescano investimenti per 476 milioni.
“Il lavoro della ricostruzione è al centro dell’agenda del Governo Meloni: anche nella legge di bilancio, in fase di approvazione, sono state stanziate nuove risorse per la ricostruzione pubblica per complessivi 1,5 miliardi – è quanto ha riferito il sottosegretario Albano – È da sottolineare il lavoro che il Ministero dell’Economia sta svolgendo, tramite l’Agenzia del Demanio, sulla ristrutturazione e riqualificazione degli immobili pubblici che saranno ricostruiti in chiave green, con parametri ESG, e che garantiranno la presenza dei servizi strategici, favorendo la permanenza e il ripopolamento delle comunità nei territori colpiti. L’Agenzia, attraverso la Struttura per la Progettazione e il Polo tematico Sisma, sta portando avanti indagini conoscitive per indagare lo stato di salute dei nostri immobili pubblici, attraverso indagini energetiche e di vulnerabilità sismica”.
Quello realizzato dall’Ufficio speciale per la ricostruzione delle Marche, ha detto il commissario Castelli, “è lo specchio fedele di ciò che abbiamo vissuto, del lavoro che stiamo portando avanti e della rotta verso cui andiamo per un futuro di crescita dei nostri territori. È un bellissimo allestimento, nel quale le vive testimonianze si accompagnano ai numeri positivi che oggi il presidente Acquaroli ha rappresentato, confermando quel cambio di passo che abbiamo impresso alla ricostruzione, sia pubblica che privata, attraverso un ampio e accurato lavoro teso alla semplificazione e alla velocizzazione. In questi mesi siamo intervenuti per ben 83 volte con modifiche normative per rispondere più efficacemente alle esigenze della ricostruzione reale e stiamo sbloccando risorse importanti, per rendere operativo il Superbonus nei cantieri dell’Appennino centrale. Ringrazio anche il sottosegretario Albano, che non fa mai mancare il suo supporto alla nostra azione. La ricostruzione ci ha resi ancora di più una comunità coesa, che lavora con tenacia verso obiettivi condivisi. I numeri ci confortano e ci spingono a proseguire senza sosta, senza dimenticare che, attraverso la ricostruzione e lo sviluppo, che passa anche dal programma NextAppennino, dobbiamo affrontare le realtà della crisi demografica e della crisi climatica. Abbiamo tanti servizi di qualità. Dobbiamo, come dice il presidente Acquaroli, organizzare una strategia per farli conoscere, così che siano motivo di una scelta di vita nel nostro territorio. Anche così si combatte lo spopolamento, che è anche alla base di problemi ambientali che affliggono le aree interne. È tempo di comprendere che la montagna è un pezzo delle soluzioni rispetto ai problemi del Paese”.
Il direttore dell’Usr Marco Trovarelli ha parlato di “dati importanti per la ricostruzione che scaturiscono dal report degli interventi realizzati. L’Ufficio speciale ricostruzione deve continuamente adeguarsi agli adempimenti e alle liquidazioni sempre più in crescita. Dobbiamo perciò pensare a stabilizzare circa 90 persone, per la maggior parte laureati in ingegneria, architettura, economia e commercio. Le Marche hanno a disposizione uno dei più grandi studi italiani di ingegneria e architettura. Queste professionalità, queste capacità e l’esperienza che hanno acquisito sono necessarie ora e saranno utili in futuro. Occorre dare a questi ragazzi di qualità una prospettiva per restare, stabilizzandoli”.
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