Sisma 2016, indennizzo per le attività chiuse durante i lavori di ricostruzione

Un indennizzo sostitutivo alla delocalizzazione che, su richiesta del titolare dell’attività produttiva, può essere chiesto nel caso di brevi sospensioni dell’attività legate a lavori di ricostruzione. Questa è la modifica all’art.26 del Testo unico della ricostruzione privata approvata in Cabina sisma e fortemente voluta dal Commissa-rio alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli. Il contributo sarà calcolato per i mesi di effettiva chiusura (massimo sei) sulla media degli utili netti desumibili dai conti economici aziendali nel triennio prece-dente, proporzionata al medesimo periodo di chiusura.

“Abbiamo raccolto una necessità che ci è arrivata a più riprese dal territorio, trovando una soluzione ragionevole per chi si trova a sospendere l’attività per la ricostruzione – spiega il Commissario Castelli -. Al posto di delocaliz-zare, queste attività potranno richiedere un indennizzo per massimo sei mesi, utili al completamento dei lavori. Negozi e attività produttive hanno quindi da oggi uno strumento più comodo e ritengo anche più favorevole della delocalizzazione, che quando si tratta di pochi mesi può risultare inutilmente costosa. Ringrazio i Presidenti delle Regioni Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria con cui ho condiviso queste decisioni in Cabina. Voglio ribadire che la ricostruzione è una creatura viva e le eventuali criticità che i cantieri ci pongono, se affrontate sinergicamente, devono e possono essere risolte”.

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