Sindaco Acquasanta: “Stop burocrazia, altrimenti i paesi non ripartono”

“Ho vissuto quattro emergenze e un’idea me la sono fatta. Noi sindaci abbiamo bisogno di più poteri e di interfacciarci con poche persone: dopo il sisma ogni mattina venivo chiamato da 4-5 postazioni che mi chiedevano quale era stato dei luoghi. Io ci credo, ma come faremo a far ripartire tutto con la burocrazia e ulteriori ritardi in paesi già disastrati e alle prese anche con l’emergenza neve?”.

E’ quanto afferma all’Adnkronos il sindaco Acquasanta Sante Stangoni sull’intenzione del premier Paolo Gentiloni di dare poteri straordinari alla Protezione civile. “La protezione civile si è messa subito a disposizione – spiega il primo cittadino – ma mi ha dovuto sbloccare le turbine dalla Lombardia e dal Veneto. Bisogna cominciare a fare i fatti: la Protezione civile deve avere il potere di intervenire e di relazionarsi direttamente”.

Il sistema, secondo Stangoni, deve essere più snello: “i passaggi per varie persone ed enti causano ritardi. Non si tratta di limiti delle persone, ma del meccanismo”.

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