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“Si litiga sull’ospedale unico, ma le liste di attesa si allungano”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La sanità delle Marche vive la fase critica delle liste di attesa per gli esami diagnostici e al Pronto soccorso. Invece di risolvere questi problemi quotidiani e urgenti la politica litiga sull’ospedale unico. Le emergenze che affliggono la sanità sono state descritte in una lettera che l’associazione Punto Aiuto Cittadino ha inviato al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e per conoscenza al sindaco del Comune San Benedetto del Tronto Pasqualino Piunti e al direttore Area vasta 5 Giulietta Capocasa.
“Gentile Presidente, si avvicinano le elezioni politiche e puntualmente – scrive il presidente dell’associazione, Elio Core – torna la questione dell’ospedale unico che, francamente, non interessa a nessuno. E’ di tutta evidenza che il nostro territorio è fortemente penalizzato sotto qualsiasi profilo a causa di scelte politiche che tendono ad accentrare la sanità, e non solo, nel nord delle Marche. Un sistema sanitario vigente obsoleto e penalizzante per i cittadini del territorio Piceno. Nel corso di decenni sono state poste in essere dalla Regione diverse riforme sanitarie senza alcun esito positivo per i cittadini, anzi peggiorative.
Prima di parlare di ospedale unico, peraltro autentica fenice, occorrerebbe risolvere il problema delle prenotazioni delle visite specialistiche, l’aumento dei posti di ricovero, l’aumento del numero delle tantissime famiglie che, a causa della crisi economica, sono ormai scivolate nella povertà e lamentano la mancanza di denaro per eseguire accertamenti diagnostici e cure preventive.
Molti sono coloro che da anni non eseguono accertamenti sanitari con rischi gravissimi per la loro salute e conseguenti costi economici per la collettività. Lo abbiamo detto più volte, il problema della sanità nelle Marche e segnatamente nel Piceno, non è la fattibilità o meno di un ospedale unico, ma rendere efficiente quelli esistenti ad Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto con una politica sanitaria del territorio non accentratrice, ma studiata e pensata secondo le esigenze del territorio stesso.
Occorre dunque, eliminare le code chilometriche nei Pronto soccorso (sino a 10 ore di attesa), eliminare le liste di attesa anche di un anno per Risonanze magnetiche, Tac, visite specialistiche ed altri esami importanti, aiutare le famiglie disagiate negli accertamenti preventivi, rafforzare gli organici nei reparti, assegnare maggiori investimenti al sud delle Marche, avviare un nuovo capitolo per una sanità moderna ed efficiente”. Conclude Elio Core: “Di fronte al fallimento delle numerose riforme di questi anni, è giunto anche il momento di togliere la competenza della sanità alle Regioni facendo tornare le decisioni sul territorio. Queste sono le vere priorità della sanità nel Piceno e non certo la chimera dell’ospedale unico”.