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Si consegna il premio Truentum 2020 alla memoria di Gabriele Cavezzi
La cerimonia di attribuzione del premio Truentum 2020, massima onorificenza cittadina, alla memoria di Gabriele Cavezzi si svolgerà domenica 25 luglio, con inizio alle 21, nello spazio esterno della Palazzina Azzurra. Sarà una serata speciale, con proiezione di video, esecuzione di brani musicali e testimonianze che renderanno omaggio alla figura di Cavezzi, storico, uomo delle istituzioni, tecnico sportivo di fama nazionale.
Nel rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio, chi intende partecipare deve necessariamente prenotare il posto inderogabilmente entro giovedì 22 luglio scrivendo a:premiotruentum2020@gmail.com o inviando un SMS o un messaggio WhatsApp al numero 331 449 5327.
Gabriele Cavezzi è morto lo scorso 22 febbraio all’età di 87 anni: era una delle figure di riferimento della città di San Benedetto del Tronto sin dagli anni ‘60 quando era impegnato nella vita politico amministrativa della città come consigliere e assessore alle finanze (negli anni ‘90 ritornò brevemente a sedersi nei banchi del consiglio comunale).
L’amore per la città lo ha accompagnato per tutta la vita: accanto al lavoro di pubblico funzionario della sanità locale (di cui ha vissuto le vicende sin dagli anni in cui il nosocomio aveva sede in via Pizzi, terminando la carriera in qualità di dirigente amministrativo nel Servizio di Igiene e Sanità Pubblica di Piazza Nardone), negli anni intensificò gli studi e le ricerche sulla storia locale di cui divenne uno dei massimi esperti.
Tra le tante vicende che lo videro protagonista vanno ricordati la costruzione di legami culturali con la città di Spalato, dove Cavezzi venne insignito del più alto riconoscimento alla carriera (“La Targa d’Oro”), le relazioni intense con le città gemellate d’oltreoceano (Chicago Heights e Mar del Plata), le innumerevoli pubblicazioni che hanno fatto conoscere tanti aspetti, molto spesso ignoti ai più, della storia di questo territorio, la fondazione della rivista “Cimbas” quale organo dell’Istituto di Ricerca delle Fonti per la Storia della Civiltà Marinara Picena di cui era presidente, la passione per la fotografia (fu fondatore del locale fotocineclub, recuperò diverse testimonianze di fotografi locali dell’800), la passione per l’atletica leggera (fu fondatore negli anni ‘70 della locale associazione sportiva AVIS e la sua competenza fu riconosciuta ai massimi livelli della federazione Italiana).
Questa la motivazione con cui, nel 2008 ebbe un’altra onorificenza cittadina, il Gran Pavese Rossoblù: “Ha contribuito alla crescita socio-culturale della città applicandosi con autentica passione e instancabile lavoro allo studio delle memorie cittadine, cui ha dedicato opere che rappresentano un patrimonio prezioso. Ha inoltre promosso la diffusione dell’atletica, risultando così un doppio punto di riferimento per i giovani, dal punto di vista della ricerca storica e della pratica sportiva”.
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