SPINETOLI – Sulla necessità dell’ospedale unico di Pagliare il Pd tiene il punto. E per corroborare la propria linea di pensiero, i dem hanno convocato gli stati generali della sanità.

L’incontro ha avuto luogo a Spinetoli lo scorso 31 gennaio. Sulla ribalta, di nuovo i vertici democrat. Ma a parlare sono stati anche operatori sanitari e medici dell’Area Vasta 5.

«Consideriamo l’ospedale una nuova fabbrica che deve dare risposte importanti ai mutati bisogni dei cittadini – dice Mario Sfrappini, primario di Geriatria al Madonna del Soccorso -Un ospedale unico, nuovo, ci permette di migliorare i tempi di produzione. Ma anche di allargare l’offerta di produzione.

Abbiamo anche discusso e affermato con una certa durezza che i 70mila accessi al Pronto Soccorso sono testimonianza di un uso incongruo delle strutture ospedaliere. Bisogna far crescere la coscienza del cittadino. Questi deve imparare a usare il proprio ospedale secondo reali necessità. Non deve abusarne.

Abbiamo tutti davanti un rischio di derivazione consumistica. Abbiamo le case piene di esami. Abbiamo percorsi assistenziali dove la continuità terapeutica non è sempre rispettata. E siccome le nostre patologie croniche diventano oramai più importanti di quelle acute, tutti i momenti di fallimento terapeutico e abbandono della terapia sono da considerare un dispendio di risorse ingiustificato.

Se siamo virtuosi riusciamo ad implementare nuove attività dentro un ospedale. Riusciamo ad aprire nuove specialità che al momento non ci sono concesse. In questo modo eviteremmo inutili doppioni. Le eccellenze dipendono dal numero di casi che ogni singola unità operativa deve trattare. Quindi dobbiamo assolutamente pensare a un ospedale nuovo capace di fare numeri significativi. Un ospedale all’interno del quale la funzione di addestramento diventa così precisa da creare medici del futuro molto affidabili. Medici che rimangono vincolati al nostro territorio».