“Sfide”, Carbonare mago del clarinetto Tornano ad esibirsi nella loro città i fratelli Francesco e Angelo Pepicelli
Per il Festival “Sfide” arrivano altri due concerti imperdibili per la rassegna “Suoni Di-Versi” (al posto di “Io suono italiano”) che si caratterizza per la varietà degli stili e dei linguaggi spaziando dal classico al jazz, al folk, al klezmer fino all’etnico. Govedì 7 novembre, inizio alle 20,30, e domenica 10 novembre, inizio alle 18, sempre nell’auditorium “Emidio Neroni” di Ascoli, ci sono cinque musicisti, tre clarinettisti, un violoncellista e un pianista, che sono al top e sanno spaziare in stili diversi. “Sfide” è reduce dal successo dell’ultimo concerto in cui sono stati eseguiti per la prima volta due pezzi appositamente commissionati, uno a Paolo Fradiani e dedicato alle vittime di tutte le guerre, e uno a Rossella Spinosa, che hanno commosso il pubblico. “Noi – commenta con soddisfazione il direttore artistico di ascolipicenofestival Giuliano De Angelis – non ci limitiamo solo a eseguire ma produciamo anche musica”.
Giovedì l’appuntamento e con “Alessandro Carbonare Clarinet Trio”, guidato da Alessandro Carbonare, primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, collaboratore storico di Claudio Abbado. Fanno inoltre parte del gruppo Giuseppe Muscogiuri (corno di bassetto), primo clarinetto della Fanfara della Polizia di Stato, e Luca Cipriano (corno di bassetto e clarinetto basso) docente di clarinetto presso il Conservatorio Buzzolla di Adria e primo clarinetto della Orchestra Roma Sinfonietta. Il coinvolgente programma, dal titolo “Specchi deformanti”, parte da Mozart per toccare la musica Klezmer e il jazz (Chick Corea). Il Trio si è esibito nelle più importanti stagioni concertistiche (ad esempio Accademia Chigiana di Siena e Amici della Musica di Firenze) e Festival (Suoni delle Dolomiti e Mito). Numerose le partecipazioni a programmi Rai e Sky Classica. Alessandro Carbonare con il suo clarinetto fa davvero magie.
Domenica , invece, c’è l’incontro non solo con la musica di Beethoven la cui meravigliosa cantabilità della romanza famosa per la pubblicità televisiva trova il suo alter ego contemporaneo nella composizione di Molinelli, e il brio creativo di Schnittke, ma con due artisti, Francesco Pepicelli al violoncello e il fratello Angelo Pepicelli al pianoforte, che sono ascolani purosangue, componenti di una nota famiglia di musicisti, che si esibiscono nei più famosi templi internazionali della musica. I “Picello Bros” tornano quindi a casa e presentano “Specchi deformanti” per una serata tra grande musica, affetto e orgoglio cittadino. Il famoso compositore Goffredo Petrassi, negli anni Novanta, sentendo suonare i due fratelli, disse: “Non siete uno più uno ma Due”. La loro carriera, 40 anni di duo, è straordinaria. Francesco Pepicelli è stato primo violoncello solista con l’Orchestra Mahler diretta da Claudio Abbado, vincitore con il fratello del prestigioso Concorso Gui, ed ha realizzato 20 cd di cui gli ultimi 7 per la Decca. Una vita musicale appassionata e prestigiosa sin dalle prime note suonate in famiglia 50 anni fa.
Angelo Pepicelli ha suonato in duo col fratello e con il Trio Modigliani diventato poi Trio Metamorphosi: è stato applaudito nelle più importanti sale concertistiche del mondo dalla Carnagie Hall di New York alla Suntory Hallo di Tokio. Anche lui ha vinto importantissimi premi. Impegnato da oltre 40 anni nella didattica a Terni, ha tenuto masterclass in vari Conservatori e istituzioni estere. Insomma due “campioni” nati ad Ascoli dove hanno effettuato i primi studi e poi diventati cittadini del mondo. Sicuramente saranno in tanti a volerli incontrare e ad applaudire. Anche loro, con la loro arte, portano in giro per il mondo il nome di Ascoli e Ascoli li vuole omaggiare.
Biglietti online sulla piattaforma ciaotickets.com o in auditorium da un’ora prima dell’inizio dei concerti. Info 3338791607.
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