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Screening cervice uterina: porte aperte nei consultori dell’Ast per le donne che vorranno sottoporsi al Pap test e all’Hpv test
Porte aperte alle donne, nei consultori di Ascoli e San Benedetto dell’Azienda sanitaria territoriale picena, nella giornata del prossimo 18 dicembre. Un’ulteriore, e ottima, occasione per scegliere di fare prevenzione aderendo allo screening della cervice uterina. Le operatrici dell’unità operativa di screening, insieme alle ostetriche dei consultori dell’Ast coordinate da Valeria Libbi, hanno organizzato una giornata (dalle 9 alle 18), ad accesso libero, per dare la possibilità alle donne dai 25 ai 64 anni di potersi sottoporre gratuitamente, a seconda dell’età, al Pap test e all’Hpv test. “Lo slogan di questa iniziativa – dice la responsabile dell’Uosd screening, Romina Fani – potrebbe essere: questo Natale scegli la prevenzione ginecologica come regalo di vita. Questa giornata, che abbiamo deciso di organizzare prima delle festività, rappresenta un’altra occasione per le donne per prendersi cura della propria salute”.
L’Hpv test, rivolto alle donne dai 30 ai 64 anni e offerto gratuitamente dal servizio sanitario ogni 5 anni, è un esame di laboratorio per la ricerca del papilloma virus, ed è fondamentale per la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero in quanto individua la presenza del genoma virale (Dna) all’interno delle cellule del collo dell’utero. La letteratura scientifica più accreditata ha dimostrato che nella fascia di età tra i 30 e 64 anni l’Hpv test è più efficace del Pap test nel trovare lesioni, ed è quindi più protettivo. Come si effettua? Tramite una raccolta di cellule dal collo dell’utero con una spatola, o cytobrush monouso. Il materiale raccolto viene poi analizzato in laboratorio.
Il Pap test viene invece offerto gratuitamente dal servizio sanitario alle donne dai 25 ai 29 anni, ogni 3 anni. E’ un esame diagnostico basato su un prelievo delle cellule del collo dell’utero ed è anche esso fondamentale per la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero, in quanto individua le alterazioni cellulari, che pur non dando disturbi, possono precedere di molti anni il cancro. Anche esso si effettua tramite una delicata raccolta di cellule dal collo dell’utero con una spatola e uno spazzolino monouso. Il materiale raccolto nella provetta viene poi analizzato in laboratorio.
“Qualora, poi, risultasse necessario approfondire con altre indagini più invasive – spiega la dottoressa Fani -, la donna viene da noi presa in carico e inserita nel secondo livello di screening, ovvero quello ospedaliero a cura di una delle due unità operative complesse di ginecologia dell’Ast. Naturalmente continua a essere tutto gratuito e siamo noi dell’unità operativa di screening a dare l’appuntamento con la tempistica giusta e a monitorarle il percorso fino al termine”.
“Durante l’iniziativa del 18 dicembre nei consultori – conclude la Fani – le ostetriche territoriali e le operatrici dell’unità operativa di screening saranno disponibili anche a fornire informazioni riguardo la prevenzione dei tumori femminili, la menopausa, la contraccezione, lo spazio adolescenti, le visite ginecologiche, il sostegno alla gravidanza e su tutti gli altri screening offerti dalla nostra Ast”.
I due consultori dell’Ast picena si trovano: quello di Ascoli nel poliambulatorio ex Gil in viale Marcello Federici, quello di San Benedetto nel corpo E dell’ospedale ‘Madonna del soccorso’.
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