Sanità, Urbinati: «Il reparto di Malattie Infettive è necessario in Riviera»

malattie infettive

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’ex consigliere regionale Fabio Urbinati chiede che il Madonna del Soccorso venga dotato in via permanente di un reparto di Malattie Infettive per poter fronteggiare situazioni di crisi sanitaria come quella che si sta vivendo.

«Mentre nella prima ondata, a cavallo della fine dell’inverno e l’inizio della primavera scorsa, la Provincia di Ascoli è risultata la meno colpita dal covid, ora abbiamo dati e numeri che ci proiettano tra le zone più colpite in questa seconda ondata.

A differenza di allora, l’attuale amministrazione regionale, ha disatteso il piano pandemico che prevedeva un’organizzazione centrata sulla trasformazione del Madonna del Soccorso in ospedale totalmente dedicato all’emergenza covid.

Il Madonna del Soccorso ebbe un ruolo importantissimo nel contrasto all’epidemia, non solo per il nostro territorio, ma per tutta la Regione Marche.

Non pochi però furono i disagi in riviera, soprattutto per quanto riguarda le patologie non covide l’accesso all’emergenza-urgenza dovuti alla mancanza del pronto soccorso che, come sappiamo, vede San Benedetto tra i primi 3 posti nella regione come numero di accessi, oltre 40mila ogni anno.

La scelta adottata stavolta, tesa a mantenere tutti i servizi nell’ospedale Rivierasco, fortemente voluta dal Sindaco di San Benedetto, pur se apprezzabile non sembra funzionare. Addirittura, oltre allo spostamento nelle cliniche private di tutti i malati ricoverati nei reparti di Geriatria e Medicina Generale e la trasformazione della MURG in reparto covid, oltre al blocco degli interventi chirurgici sia programmati che urgenti, ci sono grosse criticità per i cittadini nell’accesso al pronto soccorso. Ad oggi al Madonna del Soccorso abbiamo più di 60 ricoveri covid che non abbiamo avuto neppure nella prima ondata.

Dai nuneri estratti dall’applicazione pubblica “Pronto Soccorso Marche”, nell’ultima settimana al Madonna del Soccorso sono entrate la media di 5/6 persone al giorno, contro le oltre 100 persone dei periodi normali.

Detto questo, è di un’evidenza macroscopica che la scelta dell’amministrazione regionale attuale e del Sindaco Piunti, di mantenere gli ospedali sia per ingressi covid e no covid disattendendo il piano pandemico della precedente amministrazione, è totalmente fallito, creando forse più disagi di quanti non ne abbiamo avuti nella primavera scorsa. Prove di questo è la notizia di queste ore dove la regione Marche sta allestendo come covid-Hospital l’ospedale di Camerino.

Inoltre mi chiedo se per le scelte operate all’interno del Madonna del Soccorso, esistono delibere o documenti scritti che in modo chiaro indichino il ripristino totale del nostro ospedale non appena passata l’emergenza. Dettaglio che era scritto a chiare lettere nel precedente piano.

In fine, visto che l’Asur Marche sembra intenzionata a dotare l’area vasta 5 del reparto di malattie infettive, credo che San Benedetto sia la sede più adeguata, sia per vocazione che per esigenza territoriale. Inoltre ha ragione chi dice che questa scelta potrebbe essere accompagnata alla dotazione di un reparto di Pneumologia che si integrerebbe con la nostra rianimazione dove la vecchia amministrazione ha già da tempo raddoppiato i posti letto, portandoli da 6 a 12,  Sono quindi d’accordo nell’attribuire al Madonna del soccorso questi reparti che nei prossimi anni saranno di vitale importanza per evitare l’esplosione di eventuali nuove epidemie e contagi indesiderati come purtroppo accaduto nelle ultime settimane sia ad Ascoli che a San Benedetto.

Noi continueremo a porgere la mano. Ma non si dica che al Madonna del Soccorso sono stati mantenuti tutti i servizi».

 

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