Sanità marche: visione e percorso”, ad Ancona l’evento di apertura delle manifestazioni dedicate al g7 salute
Si sono svolti al Teatro delle Muse di Ancona i lavori del Convegno “Sanità Marche: visione e percorso”, il primo degli eventi di approfondimento in vista del G7 Salute che si terrà ad Ancona dal 9 all’11ottobre.
“Inauguriamo oggi – ha esordito il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli – con questo convegno la settimana di eventi dedicati al G7 Salute, un evento internazionale per cui non nascondo un po’ di emozione e tanto orgoglio. Sottolineo l’importanza del fatto che il Governo abbia scelto le Marche ed Ancona come sede della riunione del G7 dedicato a un tema così importante come quello della Salute. Parliamo di una manifestazione importante che tocca il tema più delicato per la popolazione cioè il sistema della salute delle nostre comunità. Sarà anche un’opportunità per far conoscere al mondo il nostro territorio e le sue bellezze ma anche le nostre eccellenze sanitarie. Saremo sotto i riflettori e cercheremo di essere all’altezza delle aspettative ma soprattutto cercheremo le migliori risposte da dare al nostro territorio sul tema della Salute che sta a cuore a tutti noi”. Il presidente Acquaroli ha poi proseguito approfondendo il tema del giorno.
“Il Governo – ha sottolineato – sta investendo di più e bene sulla sanità cercando di mettere in campo risorse economiche ma anche e soprattutto risorse scientifiche e di studio per ottimizzare un sistema che soffriva, che non programmava, mentre per dare risposte serve un sistema efficiente e che sappia programmare. Su questo stiamo lavorando anche come Regione. Oltre alle risorse finanziarie è fondamentale un sistema equilibrato che sappia fare prevenzione, sappia rispondere alle cronicità e al territorio e sia in grado di dare un’adeguata assistenza dal punto di vista ospedaliero. Si tratta di un sistema molto complesso che purtroppo aveva manifestato delle criticità accentuate dalla pandemia. Stiamo lavorando per invertire la rotta, con un diverso approccio con il territorio e per il lavoro che si sta facendo sulle liste d’attesa. La mancata programmazione di decenni ha creato lacune, come la mancanza di professionisti e di un adeguato turn over che non si colmare in poco tempo, serve una programmazione e una visione ben chiara. Anche su questo siamo impegnati: abbiamo potenziato le borse per la medicina generale e le specializzazioni, stiamo lavorando per realizzare sul territorio gli AFT (Ambulatori funzionali territoriali), aggregazioni di medici di base, stiamo aprendo i punti salute e collaborando con le farmacie dei servizi. In questo modo vogliamo anche scremare le inappropriatezze, evitare un numero così elevato di accessi ai Pronto Soccorso di codici bianchi e verdi. Siamo in ascolto delle esigenze del sistema e stiamo operando per risolvere i problemi, giorno dopo giorno.”
Dopo i saluti istituzionali del presidente e del sindaco di Ancona Daniele Silvetti si è aperta la prima sessione intitolata “I progetti e gli investimenti sanitari regionali” che ha riguardato strategie previste per potenziare il sistema sanitario marchigiano. Sono intervenuti il vicepresidente e assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, e l’assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici, Francesco Baldelli, il direttore del Dipartimento Salute della Regione Marche, Antonio Draisci, e la direttrice dell’Agenzia Regionale Sanitaria Marche (ARS), Flavia Carle.
“Mettere le Marche al centro del G7 non è stata una scelta casuale – ha detto Saltamartini . Di sanità si parla solo negativamente nel dibattito politico ma nelle Marche è ricca di tante eccellenze (vedi Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche a Torrette due volte miglior ospedale d’Italia, ndr) – ha aggiunto evidenziando “il quadro tendenzialmente positivo per effetto delle riforme” messo in luce dalla Corte dei Conti in sede di pareggio di bilancio regionale. “Le Marche, in quanto Regione benchmark nel rispetto all’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza – ha rimarcato – hanno ottenuto una quota premiale, questi sono risultati oggettivi”. Dopo aver ringraziato tutto il personale del Sistema Sanitario Regionale, per “il lavoro encomiabile che svolge quotidianamente”, ha ricordato i professionisti rimasti vittime del Covid. “Con l’allungamento dell’aspettativa di vita e una domanda in continua crescita – ha proseguito – si pone il tema della sostenibilità della spesa pubblica. Come Giunta, supportati anche dalle maggiori risorse stanziate dal Governo, siamo impegnati nel dare attuazione a due importanti riforme: la legge regionale di riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale e il Piano Socio Sanitario Regionale. Stiamo lavorando per risolvere le numerose lacune ereditato come la carenza di personale legata all’insufficiente programmazione degli anni passati e ai limiti di spesa. “Dal 2021 stiamo aiutando le università a formare più medici e specialisti, mentre per potenziare le risposte verso i cittadini abbiamo attivato la farmacia dei servizi e stiamo allestendo 50 Punti Salute. Siamo determinati ad affrontare tutte le lacune del sistema e a garantire a tutti i cittadini i loro diritti fondamentali: il diritto salute, alla qualità di vita e con essi il diritto alla felicità”.
“In Italia, molti dei nostri ospedali sono vecchi: ben sei su dieci hanno più di 70 anni. Purtroppo, le Marche non fanno eccezione – ha proseguito l’assessore Baldelli -. Nella nostra regione stiamo scontando anche le conseguenze di una riforma e di una programmazione carente risalenti agli inizi degli anni Duemila. È importante notare che i medici e il personale sanitario non si spostano in altri Paesi solo per motivi economici, ma anche a causa delle condizioni di lavoro. Le Marche hanno elaborato una strategia chiara in merito: stiamo formando nuovo personale e abbiamo accentrato il governo dell’edilizia sanitaria ospedaliera, creando un ufficio dedicato all’interno dell’apparato regionale. Questo ufficio è responsabile della realizzazione di opere strategiche, come nuovi ospedali, palazzine di Emergenza Urgenza e la riqualificazione di edifici esistenti e a rischio di chiusura per non aderenza alle norme. In questo modo, le Aziende Sanitarie possono concentrare le loro risorse economiche e competenze nell’organizzazione dei servizi. Stiamo mettendo a terra investimenti per oltre 1 miliardo di euro su strutture ispirate ai più moderni principi di sicurezza, pensate nell’ottica dell’abbattimento delle spese di gestione e dell’ottimizzazione delle prestazioni del personale. Riducendo la spesa per i costi di gestione, il sistema Sanità delle Marche avrà più fondi che potranno essere utilizzati per personale e miglioramento dei servizi. Quando il personale attualmente in formazione sarà pronto, avremo strutture all’avanguardia e attrattive per accoglierlo, valorizzando così le competenze professionali.”
Antonio Draisci e Flavia Carle sono entrati nel merito dei progetti e degli investimenti sottolineando la novità apportata dalla Legge Regionale n.19 del 2022 di riforma del Sistema Sanitario Regionale che ha cancellato l’Azienda Sanitaria Unica Regionale (ASUR) istituendo 5 Aziende Sanitarie Territoriali o AST (con l’azienda Ospedaliera Marche Nord inglobata nella AST di Pesaro-Urbino), accanto all’Istituto Geriatrico INRCA e all’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche. Grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), circa 302 milioni di euro, verranno realizzati Case e Ospedali di Comunità per rafforzare il territorio, accanto alle Centrali Operative Territoriali già completate, ma si investirà anche in capitale umano: il tetto di spesa per il personale verrà incrementato di quasi 17 milioni di euro, saranno aumentati i trattamenti accessori per gli straordinari del personale sanitario e le risorse per Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta. Il tutto nel rispetto dell’equilibrio economico-finanziario. I piani operativi regionali per il contenimento delle liste di attesa del 2023 e del 2024 hanno previsto l’utilizzo di 22,3 milioni di euro, che consentiranno di erogare complessivamente circa 500 mila prestazioni in più nel biennio.
La seconda sessione, intitolata “La centralità del territorio”, è stata coordinata da Aldo Salvi, sottosegretario della Presidenza della Giunta Regionale e ha visto la partecipazione dei direttori generali delle 7 Aziende Sanitarie della Regione Maria Capalbo (INRCA), Alberto Carelli (AST Pesaro e Urbino), Armando Marco Gozzini (AOU delle Marche), Roberto Grinta (AST Fermo), Nicoletta Natalini (AST Ascoli Piceno), Marco Ricci (AST Macerata) e Giovanni Stroppa (AST Ancona), a sottolineare l’importanza di una Sanità che metta al centro le esigenze dei cittadini, valorizzando i servizi territoriali.
Nella terza e ultima sessione “La Sanità Marche nel contesto nazionale” sono intervenuti Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, Lucia Albano, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Angela Adduce, Ispettore Generale al Ministero dell’Economia e Finanze, Gianluca Gregori, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche.
Il Rettore Gregori ha rimarcato l’importanza della ricerca per la Sanità e l’importanza della collaborazione tra Università e ospedali. “Abbiamo attivato 51 scuole di specialità – ha detto – l’ultima in Medicina dello Sport e ogni anno la Regione finanzia molte borse riconoscendo l’importanza del lavoro svolto dagli specializzandi all’interno degli ospedali”.
L’ispettore Adduce ha affrontato il tema del rapporto tra Stato e Regioni a partire dal 2001 che ha introdotto il sistema premiale basato su alcune condizioni chiamate adempimenti. In particolare vengono valutati i risultati annuali e i LEA (Livelli Essenziali dell’Assistenza). Grande impulso è stato dato anche al monitoraggio della spesa. “Il tavolo di monitoraggio per le Marche parla di una situazione di equilibrio consolidata ed è una cosa che ci fa piacere anche perché non è così in tutte le realtà – ha detto -. La progressiva attuazione della legge di riforma sanitaria impone anche una gestione del patrimonio nel passaggio dall’Asur alle Ast, stiamo seguendo questa operazione molto complessa. La valutazione è positiva anche perché la Regione è performante sia nei livelli essenziali di assistenza sia nel rispetto dei tempi dei pagamenti dei fornitori”.
“Un evento molto importante per le nostre Marche – ha detto l’on. Albano – Il governo sta investendo più di quanto sia mai stato investito prima, perché vuole una sanità efficiente e pubblica che risponda a tutte le esigenze e necessità del cittadino. La strada è investire nella prevenzione e sul territorio e la Regione Marche è virtuosa in questo senso. Mi complimento per i risultati che testimoniano il grande impegno anche sugli investimenti sia per quanto riguarda la riforma sanitaria e le liste d’attesa, contemperando l’aspetto clinico con quello economico. Apprezzo in particolare l’approccio basato sulla centralità delle informazioni e dei dati per avere una visione e raggiungere dei risultati come quelli sottolineati dall’ispettore Adduce. Maggiore efficienza e controllo della spesa nel rispetto della territorialità”.
“I numeri ci raccontano di una sanità performante nelle Marche – ha concluso il sottosegretario Gemmato dopo aver parlato più in generale delle azioni di Governo – e questo non è un elemento comune. I conti della Regione ci raccontano di una guida politica forte e sul pezzo e di tecnici che riescono a declinare le esigenze del cittadino in azioni pratiche che devono essere sempre l’orizzonte di riferimento di una buona amministrazione”.
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