Sanità, il quartier generale di Piunti si mobilita: “È la notte della Repubblica”

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Alla presenza dei membri del Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso il sindaco Pasqualino Piunti ha convocato la stampa per fare il punto sulla situazione sanità, prossime mosse e obiettivi possibili.

L’unione fa la forza. Rosaria Falco, Giorgio De Vecchis, Nicola Baiocchi e Gianni Balloni con il Sindaco Piunti fanno quadrato intorno al tema ospedale unico. “Siamo andati oltre la prima repubblica. Oltre la notte della repubblica, quando le decisioni si prendono alla vigilia dei giorni di festa. Noi siamo di fronte a due forzature gravi perché il 30 è partito un comunicato dove si ufficializza l’ospedale unico a Pagliare. E il 31 ne è partito uno con un ordine di servizio che rivedono tutta la riorganizzazione”.
La conferenza dei sindaci è fondamentale. “E invece vota in modo inopportuno e illegittimo. Dall’altro lato viene baipassata di fronte alla Regione, con tentativi tesi alle elezioni regionali di maggio. Nonostante in questa città vi sia la presa di posizione popolare univoca per l’ospedale sulla costa, non ci ascolta nessuno”.
Allora la ricreazione è finita. “Non può decidere la conferenza dei sindaci che rappresenta un terzo della volontà popolare”. Ricorda Piunti “uscì a notte tempo e molti sindaci non ne conoscevano il contenuto. Se è un tentativo del presidente dell’ultimo momento i rappresentati devono uscire allo scoperto e spiegarlo ai cittadini, alle elezioni regionali. Chi ha votato al tavolo della Regione queste soluzioni e ha intenzioni di ricandidarsi deve renderne conto ai cittadini”.
È la notte della Repubblica. “Oggi ho fatto partire una richiesta ufficiale chiedendo a Ceriscioli di darmi una data per il confronto venendo qui e chiarendo. Si baipassano le istituzioni, da quel primo di agosto 2018. Ma oggi non siamo più disposti a subire questa situazione. L’ospedale unico a Pagliare ha suscitato una sollevazione popolare. Oggi parlano di ospedale nuovo per prenderci per il culo. Ma questi 37 ettari, a che servono? Ci va la base nucleare di Huston!”.
I problemi veri. “L’ospedale unico nelle marche? Ancora non sappiamo che fine fanno radiologia, cardiologia vascolare, la neurologia. La cardiologia in attesa di concorso, così come per la chirurgia: c’è bisogno di risposte immediate, non ordini di servizio”.
Il proposito di battaglia. “Finché sarò il rappresentante delle città non accetterò giochi politici e partitici sulla salute della popolazione” conclude Piunti. E continua Gianni Balloni: “Quelle di Ceriscioli sono solo chiacchiere finalizzare alle elezioni, ceriscioli stesso dice che l’unica cosa certa sono i canottaggi, e che Pagliare è ideale per fini urbanistici. Penso che sia meglio rafforzare le strutture che abbiamo. La costa ha la sua innegabile utenza e ha diritto a una struttura di qualità. Su questo la battaglia sarà forte e chiara”.
Utic e altre nefandezze. Punta il dito Baioccchi: “noi non abbiamo più l’utic, mentre a Civitanova rimane. Altro fatto gravissimo non c’è l esplicita indicazione di radio diagnostica, ne di Chirurgia, divisa tra una generale e una vascolare. Ad Ascoli c’è già tutto. Nel 2019 la chirurgia della riviera ha rappresentato i 2/3 degli interventi dell’area vasta 5. Facciamo più interventi che posti letto rispetto a Ascoli”.
Ora servono i fatti. “Tutta la cittadinanza deve essere informata e muoversi”. Conclude Baiocchi: “con 480 posti letto il nuovo ospedale annullerebbe tutti i posti letto di San Benedetto e Ascoli, obiezione a cui Ceriscioli risponde con un ‘vedremo’. Occorrerebbe riequilibrare i posti letto dell’Utic invece ce l’hanno chiusa”.
È arrivato il 2020. “Ci troviamo ancora di fronte all’Asur, un’azienda che si muove su committente della Regione. Nessun indirizzo è stato cambiato e tra cinque mesi si vota. Ceriscioli è in estrema difficoltà e non ha nessuna speranza di essere ricandidato in maniera efficace, contestato dallo stesso Pd” sferra il colpo De Vecchis. “Tutti lo hanno contestato. Non parla in maniera seria meno che mai oggi che siamo in campagna elettorale in cui si parli di sanità”.
I dati nascosti e il centro della marco aree. San Benedetto con un bacino di utenza primario di 165000 abitanti nel raggio di 16km ha una densità pari a Milano. “Una qualsiasi analisi su un tema centrale come la sanità si basa su dati e previsioni di legge. E sarà il centro della prossima campagna elettorale. La battaglia sarà questa, non mi preoccuperei molto di Ceriscioli che ad oggi non sarà il vincitore. Dovremo confrontarci con i nuovi rappresentanti in modo da non restare una città di confine, continuando a subire come da quaranta anni. È ora che acquisiamo la consapevolezza di quello che siamo, abbiamo una densità quadrupla delle altre città delle Marche”.
La provocazione. “Uniamoci al vicino Abruzzo” istiga Falco. Che conclude “La conferenza dei sindaci la stanno tirando in ballo ma è solo consultiva. È determinante per il Balduzzi la densità della popolazione, vedi Civitanova”.
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