Sanità, Castelli: “L’algoritmo di Ceriscioli ha partorito sette topolini”
ASCOLI PICENO – Il sindaco di Ascoli Guido Castelli, dopo che la Regione Marche ha individuato i sette Comuni nel Piceno potenzialmente candidati, in base all’algoritmo, ad ospitare l’ospedale unico, che dovranno indicare a breve i siti idonei interviene sulla questione: “La montagna dell’algoritmo di Ceriscioli ha prodotto sette topolini e non poteva che essere cosi. Prima di parlare di localizzazione e di un ospedale unico – dice Castelli – bisognerebbe capire se formalmente la Regione di Ceriscioli intende o meno conformarsi a quello che sull’ospedale unico avevano scritto nel piano socio sanitario 2012-2014 il suo predecessore Spacca con l’assessore Mezzolani. La vecchia Giunta regionale aveva affermato che ai fini del potenziamento dell’offerta di salute nel centro delle Marche la Regione avrebbe prima di tutto integrato i servizi e le funzioni dei due ospedali, cosa che è successa, e successivamente costituito l’azienda ospedaliera e infine unificato i due plessi. Rispetto a questo tracciato Ceriscioli intende dare una conferma o proporre un’alternativa?”.
Secondo Castelli “non ha senso parlare di localizzazione del nuovo ospedale prima di aver chiarito su quali risorse potrà contare”. La posizione del comune di Ascoli Castelli la sintetizza così: “Evitiamo di giocare a Sudoku o fare un cruciverba, come vorrebbe Ceriscioli agitando questo algoritmo che si è visto totalmente inutile e inadeguato. Piuttosto gli dico di farci sapere se la sua risposta ai problemi della tutela della salute nel sud delle Marche è confermare la scelta di Spacca oppure qualcosa di diverso, perchè quando si costruisce una casa non si può partire dal tetto”.