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Sanità, Castelli: “La Regione non vuole l’azienda Marche Sud. Decisione grave”
ASCOLI PICENO – Il Sindaco di Ascoli, Guido Castelli scrive una lettera a Ceriscioli in merito alla tanto infuocata discussione sull’Ospedale unico del Piceno e sull’azienda ospedaliera Marche Sud.
“In data 15 gennaio 2018 ho inviato una nota con la quale – in relazione alla questione in oggetto – chiedevo di conoscere:
1) se la Regione Marche intende confermare la decisione di istituire l’azienda ospedaliera Marche SUD subordinando l’unificazione dei plessi ospedalieri di Ascoli Piceno e San Benedetto alla costituzione della medesima, esattamente come previsto a pg 118 del Piano Socio Sanitario 2012/1014 adottato in data 16.12.2011 dal Consiglio Regionale con deliberazione n.38. 2) con quali risorse e per quale ammontare, intende garantire la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero unificato.
Lei non solo non ha mai dato riscontro alla predetta richiesta ma ha addirittura inviato la nota in oggetto che, ad ogni effetto, costituisce l’avvio dell’iter istruttorio per l’unificazione dei plessi. Tale condotta amministrativa e il suo eloquente silenzio documentano implicitamente che la Regione Marche non intende dare seguito alla decisione di istituire l’azienda ospedaliera Marche SUD”.
Prosegue Castelli “Quella di soprassedere alla istituzione dell’azienda è una decisione grave e sbagliata. Una decisione che, tra l’altro, contraddice quando unanimente richiesto dalla conferenza dei Sindaci dell’A.V. 5 che, con deliberazione assunta in data 30.03.2012, deliberò di subordinare il proprio assenso al progetto di integrazione sanitaria tra l’Ospedale di Ascoli e quello di San Benedetto proprio alla istituzione dell’Azienda Ospedaliera Marche SUD.
Per quanto sopra il sottoscritto, nel rispetto di quanto i sindaci hanno concordato unanimente è così confermando la propria più assoluta contrarietà all’unificazione dei plessi in assenza di azienda ospedaliera, propone che le risorse, eventualmente individuate per la riordino della rete ospedaliera della provincia di Ascoli Piceno, vengano utilizzate:
A) ad Ascoli per la rigenerazione straordinaria del complesso ospedaliero “Mazzoni” di Ascoli Piceno così da renderlo adeguato e funzionale ai più moderni standards dell’organizzazione ospedaliera. Tale richiesta è giustificata anche dai notevoli investimenti che sono stati effettuati per la riqualificazione del nosocomio ascolano e dall’oggettiva esigenza di non depauperare la città di una direzionalità pubblica strategica per l’economia cittadina.
B) a San Benedetto del Tronto per analogo intervento di riqualificazione straordinaria dell’Ospedale “Madonna del Soccorso” o in alternativa, ove tale ipotesi dovesse apparire diseconomica o disfunzionale, per la realizzazione di un nuovo nosocomio da collocare in una posizione più favorevole e strategica dal punto di vista dell’accessibilità. La struttura dovrà dimensionata e resa funzionale secondo le esigenza proprie di un’area rivierasca che, anche in ragione dei flussi turistici, presenta esigenze specifiche soprattutto in ordine alla domanda di prestazioni traumatologiche e di emergenza/urgenza”.