Sanità, Baiocchi e Falco: «Anche Chirurgia sarà smantellata»
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nuovo allarme smantellamento della sanità rivierasca. Il comitato Salviamo il Madonna del Soccorso, questa volta, si focalizza sul reparto di Chirurgia del Madonna del Soccorso, che tuttora attende un nuovo primario.
I rumors. «Ci è giunta notizia, in attesa di conferma o smentita, che in quel di Ascoli sarebbe stato deciso, quale scelta esclusivamente politica, che il primario di Ascoli, il dottor Catarci, potrebbe essere nominato primario di Area Vasta. Quindi, sia per Ascoli che per San Benedetto. In tale veste verrebbe a operare tre volte la settimana nella nostra città e due volte ad Ascoli».
L’allarme smantellamento. «Ma questo, temiamo, solo per i primi tempi. Probabilmente fino alle elezioni regionali, per tenerci buoni e farci fessi (come avviene da almeno quindici anni). Poi il professionista tornerebbe ad operare solo ad Ascoli. Peraltro, come attualmente avviene e come sarebbe negli accordi. Pertanto qui non avremmo mai più un nostro primario di Chirurgia al servizio del bacino del Madonna del Soccorso, con successiva inevitabile decadenza del reparto e possibile suo smantellamento. Tutto questo naturalmente finalizzato a preparare la strada al nuovo ospedale. Unico, o comunque di primo livello (ma anche qualcosa in più), ad Ascoli. Deliri complottistici del Comitato? Fantasie da disturbati mentali? Procurato allarme?»
Il precedente. «Ricordiamo sempre ciò che accadde nel 2012, con l’avallo totale dei politici locali. Tolsero prima la Cardiologia e ogni possibile forma di Emodinamica per portarla ad Ascoli. Ma allo stesso tempo dissero che in seguito all’ospedale di San Benedetto sarebbe stata data la Neurochirurgia. Lo scrissero anche nel Piano Sanitario. Per farci fessi due volte. L’emodinamica non l’abbiamo più. Varie volte hanno tentato di chiudere l’Utic, e la Neurochirurgia non ci è mai stata data né mai ce la daranno.
Dunque prima di poter accettare una simile decisione, esigiamo precisi impegni scritti da parte della Direzione di AV5. Impegni comunicati e validati dalla Direzione Generale dell’Asur».
La richiesta del primario. «In caso contrario reclamiamo un nostro primario. Uno quantomeno all’altezza di quello che abbiamo mandato via quasi a forza. Quasi tutte le richieste di Siquini sembra siano state disattese dalla nostra direzione, e però subito sono state accettate a Macerata. Useremo ogni strada, compresa quella giudiziaria, se tenteranno nuovamente di sottrarci un servizio che ci spetta. Senza che ci si possa appellare al risparmio presunto e presumibile, sempre e solo a nostro danno. Perché in tal caso ogni singolo appalto esterno di servizi verrà minuziosamente messo al setaccio per trovare i veri sprechi. I politici sono avvertiti».
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