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Sanità, Baiocchi alla Regione: «Garantire investimenti all’Area Vasta 5»
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In consiglio regionale, Elena Leonardi (FdI) presenta un emendamento al Piano Sanitario che stralcia il “nuovo ospedale dell’Area Vasta 5”. Il Comitato Madonna del Soccorso chiede certezze sull’ospedale sambenedettese.
La modifica interverrebbe sulle “aree di intervento” nella rete ospedaliera. Il capitolo enumera i presidi di futura costruzione. Si tratta di 5 ospedali. Tra questi, il Materno-Infantile “Salesi” di Ancona, il nuovo ospedale Marche Nord, Inrca Ancona-Osimo, nuovo ospedale di Fermo, nuovo ospedale Area Vasta 3 e nuovo ospedale Area Vasta 5.
«Abbiamo letto con interesse l’emendamento proposto da Elena Leonardi. Il consigliere di Fratelli d’Italia, eletta in AV3 di Macerata, chiede l’abrogazione della frase “Nuovo Ospedale di Area Vasta 5” nel nuovo Piano sanitario regionale. Sembrerebbe ciò per cui da quasi un anno si batte il Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”. Noi infatti rifiutiamo in maniera assoluta la costruzione di un ospedale unico di primo livello. Questo assorbirebbe tutti i posti letto per acuti, nonché i Pronto Soccorso, delle due maggiori città del Piceno. Inoltre in questo modo si lascerebbe campo libero alla sanità privata nella zona costiera, creando un debito di centinaia di milioni, che si ripercuoterebbe negativamente per almeno 25 anni sui bilanci della sanità regionale. Il prospetto dei costi è completamente fuori dagli standard economici di mercato.
Vorremmo però precisare che la necessità di avere un Madonna del Soccorso completamente funzionante, riportato ai suoi standard ottimali di servizi, attrezzature e personale, e poi dotato anche di un nuovo edificio, più convenientemente posizionato e collegato, perfettamente rispondente ai parametri previsti dalle vigenti leggi, resta l’obiettivo irrinunciabile della nostra battaglia. Perciò diciamo sì alla cancellazione dell’ospedale di Area Vasta 5 a Pagliare. Ma diciamo anche sì ad un ospedale Madonna del Soccorso di primo livello. Un ospedale moderno e perfettamente a norma, quindi nuovo.
E la nostra richiesta si evidenzia ancor più corretta in quanto perfettamente in linea con quanto avviene proprio nell’AV3. Lì, il nuovo ospedale di Macerata prenderà il posto del vecchio ospedale, così come noi chiediamo che avvenga per San Benedetto, lasciando inalterata la dotazione ospedaliera nelle altre tre città dell’Area Vasta: Civitanova, San Severino, Camerino. Cosí come noi non chiediamo la chiusura di Ascoli».
I danni fatti dalla politica – partitica in tanti di cattiva gestione sono venuti tutti a galla,in questo momento specifico della nostra storia.Continuare ad insistere ad insistere in un atteggiamento miope e e e corrotta,non è più adatta ai tempi! Forza dott.Baiocchi,vogliamo tutti che San Benedetto abbia l’ospedale di tuttorispetto che i suoi cittadini si mertano